"L’Authority apra un confronto con le istituzioni"

Renziani nella terra di mezzo dei dintinguo. "Il governo cittadino rincorre gli eventi, rincorso a sua volta dalla minoranza"

Italia Viva a livello nazionale sta cercando di ritagliarsi un ruolo autonomo rispetto alla destra e alla sinistra. Di essere il cosiddetto terzo polo, la casa dei moderati, una verde e rigogliosa prateria per cui carovane di politici hanno intrapreso un lungo cammino senza mai per adesso riuscire a trovarla. Ma essere al centro, significa porsi spesso in posizioni di distinguo. Con la destra di governo, a cui si fa opposizione, ma spesso anche con il resto dell’opposizione stessa. Ed è naturale che questa impostazione abbia ricadute anche sui territori e sulle questione locali. "La questione delle bettoline – sottolinea Antonella Franciosi di Italia Viva – merita alcune osservazioni. I fatti della guerra in Ucraina insegnano che l’Italia e l’Europa Occidentale non devono essere dipendenti da un solo fornitore di energia. Il punto di vista spezzino non può essere separato dal quadro complessivo. Sicuramente un’esigenza urgente è quella di non intasare la vecchia Napoleonica, ma l’energia necessaria non è solo quella utile al riscaldamento. E’ fondamentale anche quella destinata alla mobilità, sia delle merci che delle persone". L’errore fondamentale viene individuato in un’eventuale decisione non condivisa su Calata Malaspina. "L’Autorità portuale dovrebbe al più presto aprire un confronto coinvolgendo tutte le istituzioni interessate". In ultimo la frecciata alla maggioranza ma anche ai colleghi dei banchi delle opposizioni. "Da parte del sindaco sarebbe stato importante aver visto un progetto alternativo concreto su Calata Malaspina. Il Governo cittadino rincorrere gli eventi mentre viene rincorso a sua volta dall’opposizione".