L’asilo nido affidato a Coopselios Gli utenti pagano un quarto dei costi

Per i 24 posti del ’Ridolfi’ servono 21.510 euro ogni mese e dalle rette ne arrivano al massimo 4.800. Il resto viene coperto dal bilancio comunale come accade per molti servizi a ritenuti socialmente importanti

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di Anna Pucci

E’ stata definitivamente aggiudicata alla cooperativa Coopselios la gestione dell’asilo nido comunale ’Elvira Ridolfi’ di Arcola per i prossimi quattro anni, dall’ottobre 2021 fino al giugno del 2025. Le rette pagate dalle famiglie – come accade normalmente per questo tipo di servizi a domanda individuale – coprono solo in minima parte i costi: meno di un quarto dell’importo necessario. Ragione per cui l’amministrazione comunale dovrà mettere a bilancio la somma totale di 651.717 euro da versare nel tempo alla coop, contando che i restanti 187.200 arrivino effettivamente dalle quote a carico degli utenti.

L’aggiudicazione a Coopselios era stata formalizzata dalla responsabile del servizio socio amministrativo del Comune il 28 settembre, accogliendo la proposta della commissione giudicatrice che aveva valutato le offerte arrivate. Come prevede la legge, prima di procedere al definitivo affidamento sono state necessarie ulteriori verifiche post gara, per cui, per non lasciare il servizio scoperto, gli uffici comunali avevano proceduto all’affidamento diretto alla stessa Coopselioso per il periodo dal 4 ottobre al 31 dicembre di quest’anno. Le verifiche necessarie sono state ultimate con esito positivo per cui con determinazione 260 del 25 ottobre la responsabile del servizio socio-amministrativo ha proceduto a dichiarare efficace l’aggiudicazione alla Coopselios già sancita con la determinazione 235 del 28 settembre scorso che aveva approvato i verbali della commissione.

La gara per l’affidamento in concessione del servizio di asilo nido, da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità - prezzo, era stata svolta su piattaforma telematica Mepa. Il Comune aveva ricevuto, entro la scadenza dell’11 settembre, tre offerte da parte di altrettanti operatori economici: cooperativa Coopselios, cooperativa Cocea e cooperativa Elleuno. Coopselios aveva fatto la proposta migliore: 853,6 euro quale costo mensile a utenza; l’importo complessivo presunto per l’intero periodo di affidamento è dunque di 798.969 euro, così ottenuto: costo mensile per utente di 853,6 moltiplicato per 24 utenti e ulteriormente moltiplicato per 39 mesi di effettiva erogazione del servizio (3 mesi del 2021, 10 mesi per ciascuna annualità 2022, 2023 e 2024 e sei mesi per il 2025). Le rette per la frequenza al nido vengono incassate direttamente dal concessionario ma, come si è detto, non coprono l’intero costo del servizio, per cui il Comune deve impegnare a bilancio la cifra mancante. Il costo mensile del servizio ammonta a 21.510 mentre l’importo della retta presunta incassata dalla ditta sarà di 4.800 euro al mese, per cui indicativamente restano a carico del Comune 16.710 euro mensili. La previsione di spesa per l’ente è dunque di 50.132 per gli ultimi tre mesi del 2021 e di 167.107 euro per le annualità 2022, 2023 e 2024 (mesi 10 ciascuna) e di 100.264 euro per il 2025 (6 mesi).