Lagora e sprugole, risorse da valorizzare

Workshop didattico internazionale di giovani studenti di Architettura per ripensare la linea di confine tra la città e Arsenale

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Il workshop internazionale ha fini formativi. Ma gli esercizi progettuali sono proiettati al futuro per valorizzare la qualità dei luoghi e la loro storia, oggetto dello studio sul campo. Accade da lunedì scorso, protagonisti del focus sono 12 studenti di architettura (selezionati con bando) provenienti dalle Università di Firenze e di Liegi. Il titolo della mission, in inglese, è già una suggestione "Borderscapes from defence to dialogue". Tradotto: paesaggi di confine dalla difesa al dialogo. "L’iniziativa è stata promossa dal Comune della Spezia, dai dipartimenti di Architettura dell’Università di Firenze (col professor Gabriele Paolinelli ) e di Liegi (con i professori Rita Occhiuto e Marc Goossens) su iniziativa della Pro Loco del Golfo" dice l’architetto Ludovica Marinaro, paesaggista e vicepresidentessa dell’associazione da tempo impegnata nella valorizzare della conoscenza del patrimonio storico, e paesaggistico locale.

Dove volete andare a parare?

"Il progetto è ambizioso e questo primo workshop pone un primo tassello. Il tema, scelto di concerto con il Comune della Spezia, è significativo perché pone l’attenzione sulla ’soglia’ tra Arsenale marittimo militare e la città coinvolgendo direttamente i temi dell’acqua, dell’ecologia, della memoria e della cultura marittima ed i sistemi di spazi pubblici in cui si articola questa porzione di città. Un confine da ripensare...

"II workshop sta sviluppando nuove possibili interpretazioni di uno spazio aperto attualmente frammentato e sottovalutato che possa invece svolgere un nuovo ruolo di cerniera e di interfaccia tra cultura marittima militare e cultura urbana. Il Lagora, la sprugola, il mare, gli spazi di naturalità e di relazione sono solo alcuni degli elementi da riscoprire in chiave storica e di potenziali risorse, sopra e al di sotto del piano della città: la quota zero dell’acqua. Lo studio mira a cogliere le opportunità che potrebbero rappresentare per uno sviluppo dello spazio pubblico capace di generare nuovi modi di guardare, stare e muoversi in città. Il workshop segna l’inizio di una sperimentazione attiva e sinergica, per scrivere una nuova storia dello spazio pubblico alla cui valorizzazione e trasformazione possano concorrere armonicamente tutti gli stakeholders presenti sul territorio".

Marina in primo luogo...

"Ovviamente. Abbiamo fatto ingresso all’interno dell’Arsenale nell’ambito dei rapporti virtuosi esistenti, da consolidare"

Corrado Ricci