
Una folla immensa ha dato l’ultimo saluto alla piccola Destiny, la bambina di due anni e otto mesi che una rara infezione ha strappato all’amore della sua mamma, del suo papà e di tutta la famiglia. Uno strazio indescrivibile quello che è penetrato nel cuore di genitori e nonni che in alcuni momenti della cerimonia si sono sentiti male. Costernazione e ancora dolore sui volti dei presenti e delle tante persone, amici e conoscenti della famiglia, che ieri alle 15 si sono ritrovati nella chiesa di Nostra Signora della Salute di piazza Brin. In quel quartiere Umbertino dove vive la stragrande maggioranza della comunità dominicana. Parole di conforto nell’Omelia di don Francesco, il parroco, ricordando che nessuno è preparato a seppellire i propri figli. La bambina sarà tumulata nell’isola dei bambini del cimitero dei Boschetti.
"Una bambina gioiosa – l’ha ricordata Maria Peralta, rappresentante della comunità dominicana presente alla cerimonia –. Siamo qui stretti attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore. Tutti stiamo ricordando la bambina. Aveva una luce speciale, meravigliosa. Era così gioiosa. A soli due anni già parlava come una signora". Nella sua voce, nelle sue parole la costernazione, l’incredulità, il dolore per quanto accaduto.
La piccola Destiny si era sentita male domenica 22 agosto. Intorno alle 22.30 l’accesso al pronto soccorso pediatrico del Sant’Andrea. La causa? Il vomito insistente poi rientrato con una iniezione. La bambina viene dimessa. Sembrava tutto risolto. Ma il malessere si ripresenta il giorno successivo, nuovo accesso e a quel punto il quadro si fa più grave: il vomito presenta tracce di sangue e non riesce ad alimentarsi. La bambina viene trasferita al Gaslini alle 23.30 del 24 agosto. Vani i tentativi di salvarla. Alle 11 si addormenta per sempre.