"La Serie A è un patrimonio da tenere stretto"

Sette grandi ’ex’ indicano la strada allo Spezia. Antonio Soda e quella salvezza conquistata contro il Verona: "Bisogna crederci fino alla fine"

"La Serie A è un patrimonio da tenere stretto"

"La Serie A è un patrimonio da tenere stretto"

di Fabio Bernardini

È una carica speciale quella che arriva da grandi ex aquilotti in vista del match dello Spezia contro la Roma: "Gli spezzini non mollano mai, all’Olimpico i bianchi dovranno scendere in campo con la loro tenacia per difendere il patrimonio della Serie A". Perchè restare nella massima serie calcistica ha un valore fondamentale dal punto di vista strettamente sportivo ma anche per il blasone e l’economia della città. Lo sprugolino doc Alberto Boggio, 172 presenze nelle Aquile, parla a cuore aperto: "In questi mesi mi sono incollato davanti alla tv a seguire il mio Spezia, ho vissuto gioie e dolori, insieme ai compagni della ‘vecchia guardia’ faremo tutti il tifo per le Aquile sperando nell’impresa. Quando vedo il ‘Picco’ pieno, la curva che canta dall’inizio alla fine provo sensazioni incredibili, darei tutto per giocare partite come quella di Roma. All’Olimpico i giocatori dovranno essere spinti dall’orgoglio di indossare la gloriosa maglia bianca, dovrà essere una partita da vivere con il cuore e il temperamento spezzino. Spezia e gli spezzini meritano la Serie A, crediamoci". L’ex capitano delle Aquile Vito Grieco non ha dubbi: "Dopo la partita con il Torino c’era uno scoramento, ma a seguito del pareggio del Verona contro l’Empoli deve esserci ottimismo, quel gol di Stojanovic ci ha riportato in vita. Firmerei per lo spareggio, se poi dovesse arrivare una sorpresa in positivo sarà tutto di guadagnato. Gli spezzini sono abituati a soffrire, non mollano mai". Quella di sabato è una partita particolare per Antonio Sellitri, romano, 110 presenze con le Aquile negli anni ‘70: "Sono tifoso dello Spezia e della Roma, ma a questo giro spero che vincano le Aquile. Ho sempre seguito lo Spezia, anche in Serie C, non solo in A, la passione degli spezzini per i colori bianchi è uguale a quello dei romanisti, i tifosi meritano la salvezza". "Mi auguro che tutti comprendano l’importanza incredibile di restare in Serie A - afferma il popolare ‘poeta’ Sergio Ferretti - A Roma sarà una partita difficile, anche a seguito della sentenza sulla Juve. Un parallelo con la partita disputata nel 1986 con la Pistoiese? All’epoca giocammo al ‘Picco’, domenica i bianchi saranno di scena all’Olimpico, le difficoltà saranno maggiori. I tifosi più di così non possono fare, ora spetta ai giocatori dare qualcosa in più". Antonio Soda, il tecnico che riportò lo Spezia in B dopo 55 anni e lo salvò allo spareggio contro il Verona, arringa: "Gli Aquilotti prendano come esempio la vittoria che noi realizzammo a Torino contro la Juve nel 2007, assicurandoci lo spareggio proprio contro il Verona. Ci riuscimmo con la voglia di salvarci e la determinazione massimale, quando sei disperato puoi raggiungere obiettivi impensabili".

In ansia la bandiera Giampaolo Bonanni, 414 presenze con lo Spezia: "Non mi aspettavo di giocarmi la Serie A all’ultima partita, da spezzino e da ex aquilotto vivo l’attesa con fibrillazione. Speriamo che la brutta prestazione contro il Torino sia servita da lezione e i bianchi vadano a Roma a difendere un patrimonio collettivo. Sarebbe un delitto perdere la Serie A dopo che l’abbiamo agognata per anni. Il popolo bianco è stato encomiabile, ha sempre sostenuto a prescindere, merita un plauso e la conferma della categoria". Chiude il ‘sindaco’ Roberto Chiappara: "Lo Spezia è ancora padrone del proprio destino. Lo spareggio è una possibilità concreta, anche se sono convinto che lo Spezia abbia la possibilità di fare punti a Roma. Gli spezzini non mollano mai, il pubblico aquilotto ha sempre fatto la differenza, trasmettendo ai giocatori la tenacia di reagire alle avversità".