La Pediatria passa sotto al ’Gaslini’ Leali punta il dito sul rischio tagli

Per Melley e C. l’operazione non porterà alcun beneficio alle finanze della Asl e ai pazienti del reparto. Nursind alla finestra: "Non ci saranno trasferimenti veri e propri. Ma nessuno ci ha spiegato i dettagli"

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A partire da questo venerdì la gestione di tutti i reparti delle Asl liguri di Pediatria e Neonatologia farà capo al Gaslini. Che la fondazione genovese sia un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale è un dato di fatto, ma cosa comporterà questo cambio di rotta per la nostra Asl che deve già fare i conti con la carenza endemica di personale in forza. E cosa cambierà per l’utenza che avrà bisogno di afferire a quei servizi? A chiedere delucidazioni a riguardo, indirizzando una serie di quesiti direttamente al primo cittadino Pierluigi Peracchini, è il gruppo di opposizione LeAli a Spezia. "Ci piacerebbe sapere su quali motivazioni è stata concepita questa scelta – si chiedono i consiglieri Guido Melley e Roberto Centi, assieme a Giorgio Ferrari, primario Asl e militante di LeAli a Spezia –. Esiste il rischio che, con la nuova gestione totalmente affidata all’esterno, le tariffe applicate per le cure e le diverse prestazioni pediatriche prima o poi siano riviste al rialzo per decisione del Gaslini?".

Il timore espresso dal gruppo civico è che questa scelta avanzata tempo fa da Regione Liguria sia stata dettata dalle perdite economiche accumulate negli ultimi anni dalla fondazione Gaslini, più che su un effettivo efficientamento dei servizi erogati. "Quali benefici avrà la nostra provincia da questo trasferimento? – proseguono Melley e Centi –. Esiste il pericolo che per eventuali scelte di contenimento dei costi da parte del nuovo gestore, il servizio di pronto soccorso pediatrico del Sant’Andrea per il cui rafforzamento ci battiamo da anni, venga drasticamente ridimensionato o addirittura soppresso?". A darci qualche dettaglio in più sulla manovra che entrerà in vigore dal 1° luglio, specialmente per quanto riguarda il personale, è Donatella Riccio del Nursind. "Per ora abbiamo la certezza che il personale che lavora nelle varie Asl liguri, resterà a lavorare in sede – ha specificato – quindi non si tratterà di un trasferimento fisico. Si inizierà gradualmente prima con l’assorbimento dei medici, poi con quello degli infermieri. Questi ultimi, da ciò che sappiamo, dovrebbero essere trasferiti al Gaslini entro dicembre 2023, ma spetterà a ciascun infermiere – che avrà tempo fino ad ottobre – decidere se continuare a lavorare in Asl o essere assorbito dal Gaslini". Centralizzazione delle procedure che saranno più dettagliate soprattutto per la neonatologia, formazione del personale e dotazione di macchinari sembrerebbero essere punti a favore del cambio di gestione. C’è però un pesante appunto avanzato dal sindacato ed è riferito alla velocità con cui è stato avanzato questo progetto. "Solitamente prima viene avviato un confronto con i vari sindacati e dopo si avanzano ipotesi – ha concluso Donatella Riccio –. In questo caso è stato fatto l’opposto, con un solo tavolo di confronto in cui però già tutto era stato stabilito. Resta quindi a oggi da capire cosa cambierà nel concreto per chi sarà assorbito e per chi deciderà di restare a lavorare in Asl".

Elena Sacchelli