La lotta per l’ambiente al “Nuovo”

Cineforum sul film ’Il pastore e la strega’ con un occhio alla difesa della sala che rischia la chiusura

La lotta per l’ambiente al “Nuovo”

La lotta per l’ambiente al “Nuovo”

Un film indipendente, al centro di una serata dedicata ai temi dell’ambientalismo e a sostegno ad una sala che per la città della Spezia è parte imprescindibile della vita culturale e sociale. Mercoledì 20 marzo alle 21 al cinema Il Nuovo sarà proiettato "Il pastore e la strega", pellicola firmata dal giornalista indipendente Stefano Santachiara inserita nella rosa dei finalisti del Near Nazareth festival in Israele, unica pellicola a rappresentare l’Italia, e vincitrice del primo premio al festival di Tharangai, in India.

Una proiezione che diventerà evento: condotta dalla giornalista spezzina Chiara Tenca, sarà introdotta dalla presentazione del regista e di una rappresentanza degli attori e verrà seguita da un dibattito incentrato sui temi ambientali con un focus sulle grandi battaglie a livello territoriale. "Abbiamo scelto questa serata speciale di proiezione del ‘Il pastore e la strega’ con cineforum per trasmettere un messaggio di libertà e difesa dei diritti, dunque per sostenere il Nuovo, presidio culturale che è stato messo a rischio di chiusura per volontà dei proprietari degli immobili" esordisce Santachiara alla vigilia dell’evento.

"A lottare al fianco di Silvano (Andreini, presidente dell’associazione "Pietro Germi", che gestisce la sala, al centro di un noto contenzioso con la proprietà del palazzo, ndr) e dei tecnici che gestiscono lo storico cinema ci saranno anche le associazioni ambientaliste, impegnate, come i personaggi della strega e del pastore nel film, per la difesa delle riserve naturali, come l’isola Palmaria e le spiagge di Porto Venere aggredite da progetti speculativi cementificanti voluti dalle élite". Il lungometraggio narra la storia di Emanuele, giovane fabbro che, stanco dei ritmi alienanti in azienda, si licenzia e decide di cambiare vita: si trasferisce in montagna e acquista le capre dall’ultimo pastore della zona. Presto però si trova nel mirino di un progetto di cementificazione selvaggia, che se realizzato devasterebbe questo ambiente quasi incontaminato per gli interessi di un gruppo di affaristi senza scrupoli, capitanati da un miliardario che ha corrotto il sindaco.

A rendere ancora più complessa la trama, i legami degli speculatori con cosche mafiose, incaricate di interrare misteriosi rifiuti. Il protagonista scopre di avere affinità con Ada, compagna del businessman e con la cavallerizza Sofia, entrambe ignare delle azioni del gruppo criminale. Proprio nelle istituzioni Emanuele e la comunità troveranno la più grande alleata nella difesa della montagna: si tratta di Flora, una contabile del Comune integerrima, che nonostante le vessazioni del sindaco e dei suoi accoliti, terrà dritta la barra della legalità. Denaro contro natura: un’antitesi che si verifica ad ogni latitudine, drammaticamente attuale e che nel lavoro di Santachiara – interpretato da Gina Petricciuolo, Alessando Frugis, Gennaro Squillace, Giacomo Cammarano, Manuela Cavallin, Florencia Perez da Rold, Alex Ferrini, Lara Elena Deiana e Paolo Mancusi e inserito nel Progetto Scuola 2030 di Reggio Emilia – viene affrontata fornendo innumerevoli spunti che potranno essere sviluppati nel dibattito di seguito alla proiezione.