Un operaio al lavoro in un cantiere edile, in alto Luca Damian presidente di Confedilizia (foto d’archivio)

di Vimal Carlo Gabbiani  La prima votazione sulla nuova direttiva Ue per l’efficienza energetica degli immobili ha dato esito positivo. Ieri mattina, all’interno della Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo, si sono registrati quarantanove voti favorevoli, diciotto contrari e sei astenuti. La proposta dovrebbe ora approdare all’esame della sessione plenaria di marzo, per poi arrivare alla versione finale da approvare e pubblicare in Gazzetta Ufficiale. Ma l’impostazione del testo è ormai definita e il dibattito in merito all’oggetto trattato dalla nuova direttiva, l’efficientamento energetico degli immobili, è già molto denso e vivace. Perché, è evidente, il tema ha assoluta rilevanza non solo politica ma anche economica e sociale. "Il nostro patrimonio immobiliare – sottolinea il presidente di Confedilizia Luca Damian – è diverso da quello di altri paesi europei. I nostri edifici in tanti casi sono storici, risalgono ad un’epoca antecedente rispetto alla stragrande maggioranza di quelli che compongono le città del nord Europa, dove in media le case vengono ciclicamente demolite e ricostruite ogni settant’anni. Riqualificare un numero così grande di abitazioni in tempi così stretti non mi sembra fattibile. Mancano le risorse economiche e anche un’adeguata forza lavoro per effettuare interventi di questo tipo". Lavori che, per conseguire il risultato proposto da Burxelles, sarebbero più o meno gli stessi di quelli previsti per il superbonus. Quindi la realizzazione del cappotto termico, la sostituzione della caldaia e dei serramenti o l’installazione del fotovoltaico. In caso di mancato rinnovamento non sono previste sanzioni, eventuali misure sono demandate ai singoli Stati, ai quali è lasciato ampio margine di discrezionalità anche nella scelta di escludere dai requisiti di efficientamento alcune tipologie edilizie, quali edifici storici o vincolati. "Questo è particolarmente importante anche in una città come la nostra, dove le abitazioni d’epoca non mancano. La nostra provincia – spiega Damian – è stata tra quelle più attive nello sfruttare le potenzialità derivanti dal superbonus ma anche da noi non sono mancati i problemi. Molti condomini stanno in questi giorni organizzando delle assemblee per discutere se procedere con i lavori anche con la discesa del bonus al 90%. Per tante famiglie dover affrontare una spesa di svariate migliaia di euro potrebbe essere insostenibile. Parimenti sarà per attuare quanto richiesto dalla nuova direttiva europea. Il risparmio energetico è un’urgenza del nostro tempo ma non si può attuare imponendolo dall’alto. Servono politiche strutturate ed incentivi per rendere l’operazione sostenibile finanziariamente".  Agevolazioni fiscali che potrebbe derivare dalla costruzione di un fondo specifico costituito da parte delle risorse destinate alla rigenerazione urbana del Pnrr. Secondo il testo della direttiva, i Piani nazionali di ristrutturazione dovranno prevedere regimi di sostegno con obiettivi realistici e misure per facilitare l’accesso ai finanziamenti. Gli Stati membri dovranno inoltre istituire servizi di informazione gratuiti e programmi di ristrutturazione a costo zero. Le misure finanziarie dovrebbero garantire un premio importante per le ristrutturazioni profonde, in particolare degli edifici con le prestazioni peggiori, e sussidi per le famiglie vulnerabili. L’intera operazione potrebbe interessare più di due terzi delle abitazioni private, e anche su semplice scala provinciale, la portata è gigantesca. Un calcolo esatto dei costi e delle tempistiche di attuazione sarà fondamentale per la sua riuscita.

Cronaca

di Vimal Carlo Gabbiani

La prima votazione sulla nuova direttiva Ue per l’efficienza energetica degli immobili ha dato esito positivo. Ieri mattina, all’interno della Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo, si sono registrati quarantanove voti favorevoli, diciotto contrari e sei astenuti. La proposta dovrebbe ora approdare all’esame della sessione plenaria di marzo, per poi arrivare alla versione finale da approvare e pubblicare in Gazzetta Ufficiale. Ma l’impostazione del testo è ormai definita e il dibattito in merito all’oggetto trattato dalla nuova direttiva, l’efficientamento energetico degli immobili, è già molto denso e vivace. Perché, è evidente, il tema ha assoluta rilevanza non solo politica ma anche economica e sociale. "Il nostro patrimonio immobiliare – sottolinea il presidente di Confedilizia Luca Damian – è diverso da quello di altri paesi europei. I nostri edifici in tanti casi sono storici, risalgono ad un’epoca antecedente rispetto alla stragrande maggioranza di quelli che compongono le città del nord Europa, dove in media le case vengono ciclicamente demolite e ricostruite ogni settant’anni. Riqualificare un numero così grande di abitazioni in tempi così stretti non mi sembra fattibile. Mancano le risorse economiche e anche un’adeguata forza lavoro per effettuare interventi di questo tipo". Lavori che, per conseguire il risultato proposto da Burxelles, sarebbero più o meno gli stessi di quelli previsti per il superbonus. Quindi la realizzazione del cappotto termico, la sostituzione della caldaia e dei serramenti o l’installazione del fotovoltaico. In caso di mancato rinnovamento non sono previste sanzioni, eventuali misure sono demandate ai singoli Stati, ai quali è lasciato ampio margine di discrezionalità anche nella scelta di escludere dai requisiti di efficientamento alcune tipologie edilizie, quali edifici storici o vincolati. "Questo è particolarmente importante anche in una città come la nostra, dove le abitazioni d’epoca non mancano. La nostra provincia – spiega Damian – è stata tra quelle più attive nello sfruttare le potenzialità derivanti dal superbonus ma anche da noi non sono mancati i problemi. Molti condomini stanno in questi giorni organizzando delle assemblee per discutere se procedere con i lavori anche con la discesa del bonus al 90%. Per tante famiglie dover affrontare una spesa di svariate migliaia di euro potrebbe essere insostenibile. Parimenti sarà per attuare quanto richiesto dalla nuova direttiva europea. Il risparmio energetico è un’urgenza del nostro tempo ma non si può attuare imponendolo dall’alto. Servono politiche strutturate ed incentivi per rendere l’operazione sostenibile finanziariamente". 
Agevolazioni fiscali che potrebbe derivare dalla costruzione di un fondo specifico costituito da parte delle risorse destinate alla rigenerazione urbana del Pnrr. Secondo il testo della direttiva, i Piani nazionali di ristrutturazione dovranno prevedere regimi di sostegno con obiettivi realistici e misure per facilitare l’accesso ai finanziamenti. Gli Stati membri dovranno inoltre istituire servizi di informazione gratuiti e programmi di ristrutturazione a costo zero. Le misure finanziarie dovrebbero garantire un premio importante per le ristrutturazioni profonde, in particolare degli edifici con le prestazioni peggiori, e sussidi per le famiglie vulnerabili. L’intera operazione potrebbe interessare più di due terzi delle abitazioni private, e anche su semplice scala provinciale, la portata è gigantesca. Un calcolo esatto dei costi e delle tempistiche di attuazione sarà fondamentale per la sua riuscita.

La direttiva Ue sulla casa preoccupa  "Difficile adeguare gli edifici storici"    

Sara Melani

L’ospedale cambia guida: Mechi sarà la direttrice. Nuovo incarico per Sara Melani

L’uomo è stato bloccato dagli agenti del commissariato di Pescia

Aggredisce ragazza per violentarla, il caso in un centro di accoglienza

Schianto all’alba con l’auto sul muro: muore a 34 anni, grave il conducente

Potrebbe interessarti anche

Il furgone distrutto dalle fiamme

Furgone va in fiamme mentre cercano il cadavere

Nella sassaiola con la figlia di 9 anni: "Assurdo vivere in questo modo"

Consorzio di bonifica Avvisi di pagamento soltanto tramite pec Ma nessuno lo sa

La direttiva Ue sulla casa preoccupa  "Difficile adeguare gli edifici storici"     - Cronaca

La Spezia, tutte le ultime notizie, foto, video, eventi ed aggiornamenti di oggi in tempo reale.

La direttiva Ue sulla casa preoccupa "Difficile adeguare gli edifici storici"

L’Europa corre veloce verso nuove norme legate all’efficientamento energetico degli immobili. Luca Damian (Confedilizia): "Non è fattibile riqualificare un numero così grande di abitazioni"

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati

Dalla stessa sezione