La carrozza carbonizzata ’centrale’ dello spaccio

Di notte il deposito delle ferrovie di Fossitermi domino degli extracomunitari. Trovati i ’segni’ che indicano il luogo dove potersi rifornire di droga

La vecchia carrozza destinata alla demolizione distrutta dall’incendio di mercoledì notte (nella foto) al deposito delle ferrovie di Fossitermi, era diventata non solo il dormitorio degli spacciatori, ma anche il ’quartier generale’ dello spaccio di stupefacenti. Quell’area delle ferrovie dove vige il divieto d’accesso, lontana da occhi indiscreti, nelle ore notturne diventava dominio degli extracomunitari e dei loro loschi traffici. Quella vecchia carrozza in disuso era stata chiusa con dei lucchetti, ma questo non aveva impedito agli extracomunitari di entrare comunque all’interno: spaccando i lucchetti o, quando non ci riuscivano, rompendo i vetri dei finestrini.

Che quel luogo fosse diventato teatro di spaccio, oltre alle segnalazioni degli abitanti, lo testimoniano anche alcuni ’segni’ rinvenuti sui muri e persino sui ’respingenti’ per i treni, dove viene indicato il luogo dove potersi rifornire di droga, con tanto di frecce e nome dello spacciatore. E la carrozza andata in fiamme era uno di quelli. Non è chiaro cosa sia successo l’altra notte, ovvero se l’incendio sia scaturito dopo che gli extracomunitari avevano cercato di riscaldarsi (ma non faceva neppure freddo), oppure mentre venivano preparate le dosi termosaldate della droga. Il vigilante che ha dato l’allarme per l’incendio, ha visto un extracomunitario allontanarsi in tutta fretta.

Gli abitanti di via Fossitermi si augurano che quest’ultimo episodio possa quantomeno aumentare la vigilanza, cosa che peraltro le ferrovie avevano già fatto proprio di recente. Nel deposito di Fossitermi si trova infatti anche il Museo dei Trasporti, un vero fiore all’occhiello, dove i volontari sono stati costretti a mettere le inferriate alle porte e alle finestre per evitare le visite dei malintenzionati.

Massimo Benedetti