"Invasi contro gli incendi" Sos dopo la distruzione

Il presidente di Confartigianato Liguria lancia l’appello alle istituzioni "Strutture idriche a servizio dell’agricoltura e da usare per spegnere le fiamme"

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Tour de force dei. Vigili del fuoco a Savona per spegnere gli incendi

Un danno enorme all’ambiente e alla vegetazione ma la conta, purtroppo, non è ancora definitiva. L’incendio divampato sabato nell’entroterra di Albenga ha reso inagibili due appartamenti e mandato in fumo almeno cento ettari di bosco. Sull’aspetto ambientale è intervenuto Luca De Michelis presidente di Confaricoltura Liguria che ha sottolineato come il disastro ambientale abbia forti ripercussione anche sulla salute dell’uomo. "Non dimentichiamo - ha spiegato - che oltre al danno all’ecosistema l’incendio crea un disagio enorme anche alla nostra salute, in quanto, è bene ricordarlo, ogni ettaro di bosco cattura 30 tonnellate di anidride carbonica all’anno. Per noi un bosco bruciato equivale alla perdita di attività silvocolturale per almeno un decennio, a sicuro dissesto idrogeologico della zona e dei territori a valle a una massa enorme di anidride carbonica non più sottraibile a quel territorio".

Purtroppo tra il 2017 e il 2020 nella sola Provincia di Savona sono andati a fuoco 326 ettari. "E’ ormai necessario - conclude Luca De Michelis - avere un piano regionale di realizzazione di piccoli-medi invasi utili sia all’approvvigionamento idrico a uso agricolo ma anche nella malaugurata situazione di incendi boschivi di forza e potenza proprio per poter intervenire sul fronte in più punti e anche quando i canadair non possono volare".