Intimidazioni al circolo Arci del Canaletto

Una decina di estremisti di destra si sono presentati davanti alla sede intonando cori con frasi minacciose, il tutto ripreso in un video

Il circolo Arci del Canaletto è tornato nel mirino degli estremisti di destra. Otto mesi fa mani ignote avevano imbrattato con scritte di stampo fascista i muri, questa volta una decina di militanti neofascisti si sono presentati sabato notte davanti alla sede. Definirlo un assalto, come ha fatto qualcuno, è sicuramente azzardato. Ci sono stati cori da stadio, questo sì, con frasi intimidatorie come "dove sono gli antifascisti?" o l’invito a "spaccare la testa al comunista di m...". Fatti comunque molto gravi, ma non ci sono stati contatti. Il tutto ripreso in un video che è circolato sui social. Si vede il gruppo davanti ai cancelli del circolo mentre intona cori e minacce. I gestori del locale, che sporgeranno denuncia alle forze dell’ordine, hanno parlato di "modalità squadriste, volte a intimorire gli avventori tra i quali tanti giovani, fermate dalla reazione calma dei soci, senza cedere alle provocazioni di questi nuovi fascisti, hanno impedito loro di entrare nel circolo".

Stefania Novelli, presidente dell’Arci La Spezia, ha tenuto a sottolineare che "Il circolo Arci del Canaletto è un riferimento sociale per il quartiere, voglio ricordare cosa ha saputo fare nei mesi più duri del lockdown, è ormai un centro di aggregazione per tantissimi giovani che scelgono di partecipare a una delle molte iniziative o di passarvi un sabato sera diverso da quello che passerebbero in centro città. Fatte le debite proporzioni, l’abbinamento in 100 metri della nuova biblioteca e del circolo ha dato una dimensione dedicata ai giovani completamente nuova nel quartiere. Arci Canaletto organizza concerti, conferenze e mostre, è un luogo accogliente anche per gli immigrati, una preziosa esperienza impegnata nel sociale. Non solo per tutto questo è grave sia stato oggetto di un’intimidazione come quella di sabato. La politica ridotta a minaccia della violenza non è più politica e un quartiere dove questo può succedere non è un quartiere sicuro. Ma anche la nostra città che vanta una gloriosa storia antifascista non merita una deriva che sembra emergere in questi ultimi anni nei quali abbiamo assistito a una escalation di episodi riconducibili alla riorganizzazione di gruppi di estrema destra. Non è più tempo di sottovalutazioni. Invitiamo a partecipare all’assemblea pubblica organizzata domenica 27 novembre alle ore 18 proprio al circolo Arci Canaletto".

Immediate le reazioni della politica: "Un salto di qualità nelle azioni intimidatorie" è il commento della sede provinciale della Cgil, più esplicito l’attacco di Guido Melley e Roberto Centi, della lista civica LeAli, contro gli estremisti che "pensano oggi, grazie al clima politico generale, di restare impuniti". Solidarietà e vicinanza anche dal Pd cittadino attraverso il segretario Iacopo Montefiori, mentre il consigliere regionale Davide Natale ha presentato un ordine del giorno in consiglio, che però non verrà discusso. "Purtroppo Fratelli d’Italia e Cambiamo! non hanno sottoscritto la proposta – spiega Natale – che doveva vedere come firmatari tutti i gruppi in consiglio. E’ un fatto grave abbassare la guardia nei confronti di eventi del genere. Non può essere sufficiente la giustificazione che, nel recente passato, ci siano stati altri atti di violenza politica per evitare di mostrare la vicinanza delle istituzioni regionali oggi". A firmare l’ordine del giorno, oltre al Pd e alle altre forze di opposizione, anche Lega, Forza Italia e il rappresentante del gruppo misto.

Massimo Benedetti