Riomaggiore, misterioso sversamento in mare

I carabinieri hanno controllato una decina di attività senza esito

La baia come si presentava venerdì

La baia come si presentava venerdì

Riomaggiore (la Spezia), 21 aprile 2018 - Uno scenario raccapricciante per uno specchio d’acqua solitamente cristallino. È quello che turisti e residenti hanno ‘ammirato’ ieri, dopo le 15.30, nella marina di Riomaggiore. Il mare è diventato bianco. La macchia che progressivamente è espansa ha destato non poca preoccupazione. Numerose le telefonate alla caserma dei carabinieri, diretta dal maresciallo Giuseppe Cristiano, e alla capitaneria di porto della Spezia, che è intervenuta rapidamente via terra e via mare, a bordo di un gommone. Sul posto anche il comandante della capitaneria di porto di Levanto, Sergio Petruzzello.

Sono stati gli uomini della capitaneria, sotto gli occhi incuriositi di visitatori e riomaggioresi, a fare campionamenti dell’acqua, che hanno consegnato poi al personale di Arpal, per le analisi di laboratori finalizzati a capire la natura dello sversamento e della sostanza che è arrivata in mare. I carabinieri, invece, insieme ad Acam Acque, polizia municipale e personale del Parco nazionale hanno provveduto alle operazioni di rito, assicurando che nessuno finisse in mare, magari dal muretto sovrastante, per capire cosa fosse successo. Carabinieri e capitaneria hanno aperto un’indagine. Non è escluso che il tutto sia stato generato dallo scarico, illecito, di materiale residuo edile, come calce o vernice, nella tubazione principale che sfocia alla marina.

Un illecito forse proveniente da un cantiere edile operativo nel borgo, ma difficile da individuare essendo un centinaio i cantieri, all’interno delle attività artigianali, oggi attivi. Ma si batte anche la pista dei pollini naturali. I MILITARI hanno ispezionato una decina di attività dove sono in corso dei lavori, ma fino a ieri sera non è stato possibile individuare il responsabile o i responsabili del gesto che ha causato la colorazione bianca dell’acqua marina. Sono dunque in corso ancora accertamenti da parte del personale dell’Arma, che sta anche accogliendo testimonianze tra quanti hanno assistito all’improvviso ‘scarico’. Non è la prima volta che le acque del borgo si colorano. Già quest’inverno si è verificato un simile problema, che per fortuna si è rapidamente risolto. Così come ieri, quando il mare nel pomeriggio è ritornato limpido e cristallino.

Laura Provitina