Industria navale nella darsena per unità civili e militari

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Prima domanda

Sì! I progetti possono essere credibili a cominciare da una circostanza: le aree racchiuse nella darsena dell’Arsenale sono smisuratamente superiori alle effettive esigenze militari. Non siamo più nel 1860 e nemmeno all’epoca della seconda guerra mondiale. Ne fa prova l’occupazione: briciole rispetto al passato. Il conflitto russo-ucraino, credo e spero, non potrà protrarsi a lungo. Il logoramento della guerra voluta dai vertici non trovo l’avallo delle popolazioni ostiche al conflitto nel quale la perdono di figli e dei congiunti più cari genera dolore. Diplomazia e sanzioni avranno la meglio.

Seconda domanda

Il possibile riutilizzo delle aree militari può indirizzarsi, a mio avviso, verso industrie navalmeccaniche per la costruzione e manutenzione di ogni tipo di nave, con benefici indotti per la Marina Militare per le necessità di mantenimento della flotta, con interventi a chilometro zero. Io poi sogno un nuovo stadio Alberto Picco: il suo sbocco naturale è quello del campo Montagna, con assorbimento delle sue funzioni sportive. In tempi di Serie A sarebbe utile anche nella misura in cui alle sue spalle esistono grossi spazi per un eventuale parcheggio fruibile dai tifosi.