Cade dalla moto per le buche, maxi risarcimento

Risarcimento di 110mila euro al motociclista caduto in Val di Vara per le buche

Personale del 118 al lavoro

Personale del 118 al lavoro

La Spezia, 6 luglio 2019 - Perse il controllo dello scooter e andò a schiantarsi contro un muro di cemento armato, ferendosi gravemente. Era il luglio del 2014: a distanza di cinque anni, un giudice ha stabilito che la colpa di quell’incidente fu in gran parte delle pessime condizioni dell’asfalto e dell’assenza di manutenzione, condannando la Provincia – ente proprietario della strada – a risarcire il centauro con un assegno di oltre 110mila euro. Protagonista della vicenda è un quarantenne spezzino che si ferì gravemente a seguito di un incidente avvenuto sulla sp7, la provinciale che collega Rocchetta Vara e Brugnato che ancora oggi, a distanza di quasi otto anni dalla terribile alluvione del 25 ottobre, attende ancora i lavori per la definitiva messa in sicurezza. L’episodio avvenne attorno alle 8 del mattino: l’uomo, a bordo di uno scooter Kymco, arrivato in corrispondenza di un restringimento della carreggiata della sp7, a causa dell’asfalto sconnesso e scarificato perse il controllo del mezzo, che si schiantò contro un muro. Immediati furono i soccorsi, con l’uomo trasportato d’urgenza all’ospedale: per il quarantenne fu l’inizio di un vero e proprio calvario, fatto di ricoveri, un delicato intervento chirurgico, visite, controlli e riabilitazione per tornare alla normalità. Ripresosi dall’incidente, e dopo aver tentato invano di definire in via bonaria la vicenda, il centauro assistito dall’avvocato Riccardo De Marco non ci ha pensato due volte, trascinando l’ente di via Veneto in tribunale. 

Di pochi giorni fa la sentenza, con il giudice Gabriele Romano che ha riconosciuto in capo alla Provincia una responsabilità del sinistro pari a 2/3, condannandola al pagamento di 109.292 euro per i danni morali e biologici – riconosciuti i danni da invalidità permanente e quello biologico temporaneo – e poco più di mille euro per i danni patrimoniali. A carico dell’ente provinciale anche più di 7mila euro di spese legali. Secondo il giudice civile, il concorso colposo del centauro non esclude la responsabilità della Provincia, «che non ha adottato misure idonee a prevenire la situazione di pericolo che pure conosceva da tempo». Di fatto, tra le prove agli atti del processo civile appena conclusosi c’è il verbale della polizia stradale di Brugnato arrivata sul posto a seguito dell’incidente, nel quale gli agenti avevano evidenziato «una sconnessione dell’asfalto alta sette centimetri e una buca lunga quasi quindici metri». A nulla è valsa la difesa della Provincia, che ha tentato di addebitare la responsabilità del sinistro all’esclusiva condotta del quarantenne. E che ora dovrà risarcire l’uomo per i guai patiti.  Matteo Marcello