‘Frustato’ dal cavo d’ormeggio, maresciallo perde una gamba

L’incidente sulla fregata "Bergamini". La famiglia è disperata

L’equipaggio di nave Bergamini si stringe idealmente attorno al collega e ai suoi familiari

L’equipaggio di nave Bergamini si stringe idealmente attorno al collega e ai suoi familiari

Taranto, 13 gennaio 2019 – Una staffilata , una terribile staffilata nelle forme di un cavo d’ormeggio trasformatosi in frusta, a causa del cedimento sotto tensione. Ha colpito il nostromo della fregata multi-missione Bergamini, il primo maresciallo Gioacchino Verde, 56 anni, campano ma residente da tempo alla Spezia, dove l’unità è di base fin dal suo varo, risalente al 2011. L’incidente è avvenuto ieri mattina, attorno alle 8,30, nella base navale del Mar Grande di Taranto. E’ accaduto durante la manovra di accosto al molo, in località San Vito. Il primo maresciallo operava sulla prua della nave, dirigendo le manovre sul ponte, in contatto visivo e radio con gli ormeggiatori posti sulla banchina. Il cavo, incappellato su una bitta a terra, si è spezzato durante il ‘tonneggio’ per avvicinare la fregata alla banchina.

Il cavo ha colpito il nostromo alla gamba destra, tranciandola a livello della coscia. L’effetto frusta ha interessato anche l’altra gamba e l’addome, fratturando una costola. Nonostante le gravissime ferite, il militare è rimasto sempre cosciente, lucido, in preda a dolori lancinanti. Per lui si sono prodigati per primi i colleghi che gli erano al fianco. Perdeva molto sangue. L’emorragia è stata tamponata sul posto, con l’intervento del medico di bordo. Successivamente il militare ferito è stato trasportato all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico, nel disperato tentativo di riconnettere l’arto al moncone recuperato. Mentre scriviamo l’intervento è ancora in corso.

La notizia si è presto diffusa alla Spezia dove il militare, sposato, risiede. Il Comando della prima divisione navale, con sede alla Spezia, ha dato assistenza alla moglie, occupandosi del suo trasferimento a Taranto per permetterle di stare al fianco del marito; le sono stati affiancati dei psicologi. "Il quadro clinico è molto articolato e serio e continuano gli interventi chirurgici", era scritto nel report della Marina Militare pubblicato sulla pagina Facebook nel pomeriggio di ieri, insieme alle parole del capo di stato maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio Valter Girardelli: "Chiedo al grande equipaggio della Marina di stringersi con il pensiero al sottufficiale e alla sua famiglia".

I primi a essere in apprensione per lui sono i 142 membri di equipaggio della nave, attualmente al comando del capitano di fregata Lorenzo Bonicelli della Vite.