Parte un colpo dal fucile, gravissimo un cacciatore

L’uomo si è ferito accidentalmente con l’arma che egli stesso imbracciava. Sottoposto a un intervento chirurgico all’addome all’ospedale Sant’Andrea

La dinamica dell’incidente al vaglio dei carabinieri (immagine di archivio)

La dinamica dell’incidente al vaglio dei carabinieri (immagine di archivio)

Zignago (La Spezia), 9 gennaio 2022 - Una battuta di caccia al cinghiale, in compagnia degli amici di sempre, in una gelida e lucida giornata di gennaio. Tra i boschi selvaggi dell’alta Val di Vara. Nella testa la voglia di mettere da parte, almeno per qualche ora, le palpitazioni della pandemia. Tra le braccia il fucile di sempre, fidato ingranaggio di metalli. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto. E in quell’uscita di gruppo, una delle tante della stagione venatoria, un 64enne di Spezia, ora ricoverato nel reparto di chirurgia del Sant’Andrea, ha rischiato di perdere la vita. E’ lui il protagonista di questo racconto, resoconto di un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se l’uomo fosse stato solo e non avesse ricevuto per tempo le cure necessarie. Teatro della vicenda i boschi di Case Paretto, piccola frazione del comune di Zignago.

Il cacciatore si trovava in zona insieme ad altri 18 compagni: una squadra affiatata e composta da gente esperta. Per cause in corso di accertamento, intorno alle quindici di ieri, l’uomo è inciampato in un avvallamento del terreno. Quando ha perso l’equilibrio inbracciava il fucile e accidentalmente è partito un colpo, che l’ha raggiunto all’addome. Il 64enne si è accasciato al suolo, tra dolori lancinanti, e ha cominciato a gridare, chiedendo aiuto e attirando l’attenzione dei compagni. E’ grazie al resto della squadra e alla tempestiva richiesta di intervento, se l’epilogo della vicenda può dirsi tutto sommato fortunato. In pochi minuti sono arrivati medico e infermiere del 118, accompagnati dai militi della Pubblica assistenza. Il cacciatore è stato stabilizzato e accompagnato in codice rosso al campo sportivo di Pieve di Zignago per il trasferimento in elicottero alla Spezia.

All’arrivo nella shock room del Sant’Andrea, i sanitari hanno capito che le condizioni del sessantenne erano critiche e hanno allertato l’equipe chirurgica per un intervento urgente. L’operazione all’addome si è conclusa nella tarda serata. Le condizioni del cacciatore sono gravi ma stabili e l’uomo non è in pericolo di vita. Il fucile è sotto sequestro e la ricostruzione della dinamica dell’incidente affidata ai carabinieri di Sesta Godano.