REDAZIONE LA SPEZIA

In vendita le cave del Pozzale

Giuseppe Frediani, a nome dei proprietari, mette sul mercato il sito e gli immobili a corredo

Nel 1983 l’altolà all’attività estrattiva a motivo dell’impatto ambientale e della crescente eco-sensibilità. Un lungo periodo di ’sonno’, con intermezzi di fruizione a mo’ di palcoscenico per spettacoli. Ora la proposta alla prova del mercato: le ex cave di marmo portoro del Pozzale dell’isola Palmaria sono in vendita, col loro corredo di immobili, quelli di civile abitazione e quelli un tempo a supporto tecnico dell’attività. Sono sei in tutto. Nessuna agenzia ha in carico l’offerta. Per ora solo l’annuncio costituito da un cartello posto sulla rete di recinzione che delimita la proprietà privata: un’area di 32mila metri quadrati. Due i numeri di telefono indicati. L’interlocutore deputato alle trattative è uno solo, per conto anche degli altri co-proprietari. E’ Giuseppe Frediani, 83 anni, storico imprenditore carrarese con ’appendice’ sull’isola Palmaria. "Abbiamo cessato l’attività non per scelta. C’è dispiaciuto per i tanti operai per i quali la cava era fonte di occupazione e per il tradimento del primo articolo della Costituzione per il quale l’Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro...". Per Giuseppe è passato da decenni il tempo delle polemiche col Comune. "Siamo sereni e in buoni rapporti con l’ente e con il Parco" dice, evidenziando l’esistenza del diritto di prelazione. "Questo non fu esercitato all’epoca del commissario prefettizio nel 2007. Se avremo delle offerte dal fronte privato, dovremmo sottoporle...". I giochi sono aperti. All’ombra del masterplan che lì prevede un pontile...

C.R.