REDAZIONE LA SPEZIA

Impianto da ’oh shore’ a ’off shore’. Il Comitato fa le pulci al Consiglio

"Il Consiglio comunale della Spezia del 14 luglio ha dimostrato che sono poco conosciute, sia le problematiche del rigassificatore...

L’impianto di rigassificazione di Panigaglia visto da terra. Il comitato per la dismissione prende in esame l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale

L’impianto di rigassificazione di Panigaglia visto da terra. Il comitato per la dismissione prende in esame l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale

"Il Consiglio comunale della Spezia del 14 luglio ha dimostrato che sono poco conosciute, sia le problematiche del rigassificatore di Panigaglia, sia le nuove attività ad esso collegate, che – se possibile – ne aumentano la pericolosità". A parlare è Fabio Ratto, portavoce del Comitato per l’immediata dismissione del rigassificatore di Panigaglia. "Da parte dei consiglieri della minoranza vi sono stati interventi circostanziati, ma pure abborracciati, mentre l’unico consigliere che ha parlato della maggioranza è stato inesatto e facilone. Un’ignoranza oggi intollerabile, col Consiglio comunale che non ha neppure ragionato sul fatto che se fossero pubblicizzati i rischi – come peraltro prevede la legge –, crollerebbero il turismo e, con esso, l’economia dello Spezzino e migliaia di posti di lavoro". Ma Ratto vede anche una luce: "L’ordine del giorno approvato è un’apertura dopo anni di ostinata preclusione da parte della destra-centro spezzina a qualsiasi idea per dismettere il rigassificatore; infatti, prevede la trasformazione da ’on shore’ a ’off shore’, in analogia con tutti i rigassificatori moderni. Dunque, seppur in forma timida e criptica, il Consiglio ha ammesso che l’impianto è pericoloso".