Impennata di ricoveri: 11 in più

Novantuno nuovi positivi su un totale dei 620 tamponi, in flessione col record del giorno prima di 130

Migration

C’è davvero da augurarsi che gli utenti Covid-19 della Rsa Mazzini continuino a non palesare sintomi preoccupati, e quindi non abbiano necessità di essere ricoverati in ospedale, perché lo step di saturazione dei primi reparti dedicati al San Bartolomeo di Sarzana è prossimo ad essere raggiunto. Ieri altri dieci ricoveri (11 tenendo conto anche di quello relativo ad un caso sospetto avvenuto alla Spezia in una stanza Buffer). Tutto ciò secondo il bollettino serale dell’Asl, che non aveva ancora messo in conto tre dimissioni. Il totale dei ricoverati ora è giunto a quota 78, di cui sette in terapia intensiva. Nel reparto estremo di Sarzana ci sono ancora 8 posti disponibili. Mentre sul fronte dei reparti di media e bassa intensiva l’offerta è ancora di venti posti letto che, se il trend dei bisogni è quello degli ultimi due giorni, andrebbero ad essere occupati a breve. Altri 20 sono comunque allestibili a stretto giro.

L’eventualità di un’escalation, tenendo conto della dinamica esponenziale dei contagi, è presa in considerazione dai vertici dell’Asl che stanno affinando ilcosiddetto "piano incrementale", mettendo a fuoco anche l’idea dell’impiego ’totale’ dei posti letto del San Bartolomeo, con ipotesi di trasferimento al Sant’Andrea dei pazienti no-Covid di ricoverati.

L’obiettivo è quello di ’salvare’ il nosocomio spezzino dall’accesso del virus, che continua a diffondersi.

I nuovi positivi di ieri si sono attestati a quota 91: un bel decremento rispetto al giorno prima, quando erano stati 130. I dati però vanno connessi all’ammontare dei risultati di laboratorio dei tamponi, ieri 620, due giorni fa 687. La percentuale dei nuovi positivi viaggia così sull’ordine del 15 per cento dei ’tamponati’, sopra la media nazionale.

La "popolazione" positiva è pari quella di un intero paese: 1.299 persone.

La maggioranza dei nuovi positivi di ieri è riconducile per la massima parte all’attività di screening: 58 persone. Ci sono poi i "contatti" con i casi confermati: 38 quelli emersi dall’attività di tracciatura degli operatori del Dipartimento di prevenzione, sottoposti ad un vero e proprio tour di force, con bisogno di rinforzi e di soluzioni logistiche migliori rispetto a quelle nelle quali si trovano ad operare in via Milano. La prospettiva che va consolidandosi è quella di un grande call center nella scuola infermieri del Canaletto. Da giorni sono in corso i lavori per l’allestimento delle linee telefoniche per i contatti a viva voce ma anche per la gestione e l’invio dei flussi informatici.

Corrado Ricci