REDAZIONE LA SPEZIA

Il vescovo ricorda papa Ratzinger anche con un video su Youtube

E questa sera alle 18.30 nella cripta di Cristo Re una messa in suffragio per il pontefice emerito

Verrà celebrata stasera alle 18,30 nella cripta della cattedrale di Cristo una messa in suffragio del papa emerito Benedetto XVI scomparso sabato scorso. A presiedere la celebrazione sarà il vescovo diocesano monsignor Luigi Ernesto Palletti. Fu proprio papa Ratzinger a nominare monsignor Palletti vescovo della Spezia-Sarzana-Brugnato il 20 ottobre 2012. Monsignor Palletti ha ricordato su You Tube la figura del papa emerito chiedendo preghiere di suffragio agli spezzini. Anche il predecessore del vescovo attuale, il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, fu prima nominato vescovo spezzino il 3 dicembre 2007 da papa Benedetto XVI e successivamente il 31 gennaio 2012 arcivescovo metropolita della Serenissima.

Quello del papa emerito con la realtà spezzina fu un legame solido testimoniato da alcuni fatti ricordati in questi giorni di dolore per la sua scomparsa. Nel settembre 2007 papa Ratzinger, come ha ricordato Egidio Banti, in visita all’abbazia benedettina di Heiligenkreuz (Santa Croce) vicino a Vienna ricordò testualmente " l’immagine del crocifisso sopra l’altare, il cui originale romano si trova nel duomo a Sarzana". Infatti, l’abate viennese che vide l’opera di Guglielmo del 1138 nella cattedrale di santa Maria Assunta negli anni settanta ne volle una copia. Questa fu realizzata dall’artista arcolano Renato Manfredi e si trova tuttora nell’abbazia viennese. Il volto del Cristo morente sulla Croce, ma già trasfigurato e vivo colpì il papa tedesco che lo citò. Un altro motivo di vicinanza del pontefice bavarese con la nostra provincia fu l’udienza che concesse all’allora sindaco di Borghetto Vara, Fabio Vincenzi con una delegazione di abitanti del paese della val di Vara il 18 gennaio 2012, meno di tre mesi dopo l’alluvione che devastò lo spezzino il 25 ottobre 2011. "Fui ricevuto da Benedetto XVI – racconta con emozione Vincenzi – al termine dell’udienza generale in aula Paolo VI, insieme all’allora parroco don Tommaso Fasoli e a don Fabrizio Ferrari e don Michail Cereghino. Avevo timore di trovarmi di fronte a una persona distaccata, invece fui colpito dalla sua dolcezza e umanità".

Fabrizio Dellepiane