Il questionario anonimo per le molestie sul lavoro

L’iniziativa della Liguria, unica Regione, grazie alla consigliera di Parità Amoretti "Le violenze, anche di natura sessuale, rappresentano un fenomeno sommerso"

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E’ online (scaricabile al link https:www.regione.liguria.itquestionario-anonimo-sulle-molestie.html) il questionario da sottoporre alle lavoratrici e ai lavoratori liguri per verificare lo stato psicofisico in caso di violenze e molestie sui luoghi di lavoro. La Liguria è l’unica regione italiana ad aver pensato a questa iniziativa redatta dal Tavolo di lavoro nato dalla sottoscrizione dell’Accordo sulle molestie e le violenze nei luoghi di lavoro di cui l’Ufficio della Consigliera di Parità della Regione Liguria Laura Amoretti è promotrice. Le linee guida del questionario, composto da 24 domande, partono dal presupposto che le molestie e le violenze possano essere esercitate da uno o più superiori, da uno o più lavoratori o lavoratrici, con lo scopo o l’effetto di violare la dignità della persona o di nuocere alla salute creando un ambiente di lavoro ostile.

Purtroppo in Italia le violenze e le molestie sui luoghi di lavoro, con riferimento anche a quelle di natura sessuale, rappresentano un fenomeno sommerso, confermato dai rilievi Istat dell’aprile 2018, in cui si evince che 1 milione 403 mila donne fra i 15 e i 65 anni, ovvero circa il 9%, hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali nel corso della vita lavorativa. "La violenza e le molestie nel mondo del lavoro possono costituire una violazione o un abuso dei diritti umani, una minaccia per le pari opportunità – spiega Laura Amoretti - Violenze e molestie sono inaccettabili e incompatibili con il lavoro dignitoso, poiché hanno la capacità di provocare danni fisici, psicologici, sessuali o economici a chi viene preso di mira".

"Le lavoratrici, i lavoratori e le imprese hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali basate sui principi di uguaglianza e reciproca correttezza – aggiunge la Consigliera di Parità – E’ nostra intenzione infondere consapevolezza a coloro che parteciperanno al questionario: la nostra rete non abbandonerà nessuno al suo destino. In questo caso, l’unione fa davvero la forza".