Il premio ’Pino Daniele’ a Gina Viviani Casanova

La scrittrice spezzina si è aggiudicata l’ambìto riconoscimento con il racconto “La musica è vita“

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La scrittrice spezzina Gina Viviani Casanova, con i suoi racconti e le sue poesie, è presente in ben 96 antologie letterarie. Grandi emozioni, tante gratificazioni, con più di 90 riconoscimenti e premi, in diverse occasioni ottenendo il titolo più prestigioso. Come è accaduto recentemente al concorso letterario ‘Pino Daniele’ nella sezione Letteratura. "Quando mi hanno chiamata sul podio del Salone del Capitolo in via San Domenico Maggiore, nel cuore di Napoli, annunciandomi quale prima classificata per il mio racconto ‘La Musica è vita’ – afferma l’autrice levantese – le gambe vacillavano e il cuore sembrava impazzito. Nonostante in passato sia salita molte volte sul palco anche durante delle rappresentazioni teatrali, questa è stata una sensazione forte, la gioia di chi non se lo aspetta, appagata nel pensare che la giuria abbia compreso il mio pensiero, la mia sensibilità". Ma veniamo all’opera, che fa parte dell’ultimo recente libro della Viviani, ‘Vite... Albe... Tramonti’. "La musica è l’essenza che inebria le nostre vite, ci sta vicini nei momenti gioiosi, ci sostiene nei momenti tristi, lenisce i nostri travagli trasportandoci al di là del mondo reale – prosegue Viviani Casanova – . Io credo che chi non ama la musica non ami nemmeno la vita". La storia è quella di una fanciulla che si distingue nella musica già in tenera età, suonando il pianoforte. "Continuerà questa strada fino al liceo, fino a quell’età bizzarra, di transizione, che metterà in crisi il suo talento". Deciderà di interrompere il suo sogno, quello che da tempo aveva coltivato di diventare direttore d’orchestra. "Solo quando potrà acquisire la consapevolezza che la musica fa parte di lei e lei della musica, e ancora spronata da un amico sincero, riprenderà il suo cammino. La sua bravura sarà riconosciuta e premiata. Dirigerà nei più importanti teatri d’Europa e d’America ma sempre con un tocco di grande umiltà, dovuto al suo carattere timido, ma anche al desiderio di evidenziare che la gloria terrena sa sempre di effimero". Questa storia fa appunto parte del più recente lavoro della Viviani, dove il romantico spesso si sposa con il drammatico e dove si alternano noir e giallo. L’anno scorso la scrittrice-poetessa, per questo volume, ha ricevuto l’encomio alla carriera della commissione esaminatrice dell’Accademia Universale Giosuè Carducci, in virtù dei meriti acquisiti nel campo dell’arte e della cultura: eletto libro dell’anno ‘per l’energia con cui esplora il silenzio, i valori della natura, per il suo fervido contributo dell’affermazione dei più alti e nobili ideali della vita e per aver rafforzato e sostenuto lo spirito nello scibile umano’. Marco Magi