Il prefetto tra gli studenti Così le lezioni di legalità

Al debutto il progetto sperimentale per prevenire i comportamenti a rischio. Le forze dell’ordine salgono in cattedra. Soddisfazione per il sindaco Figoli

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Studenti a lezione di legalità. A Riccò del Golfo ha preso il via il progetto sperimentale che vede protagonisti Comune, Prefettura e l’istituto scolastico riccolese con l’obiettivo di sensibilizzare i giovanissimi sui comportamenti a rischio nell’età dell’adolescenza. Il primo appuntamento, alla presenza del prefetto spezzino Maria Luisa Inversini, ha visto la presenza in buon numero di famiglie e giovani, oltre che dei rappresentanti delle forze dell’ordine. Una riunione che ha rappresentato un primo contatto tra ragazzi, genitori e istituzioni, prologo di un percorso che vedrà i giovanissimi protagonisti di incontri ed esperienze finalizzate a consegnare agli adolescenti quel bagaglio di conoscenza fondamentale per affrontare sfide e pericoli dell’età. Soddisfatto per l’avvio dell’iniziativa sul territorio il sindaco di Riccò, Loris Figoli.

"Il primo appuntamento con famiglie e ragazzi è andato molto bene, il contatto è stato stabilito con ottima interazione con gli alunni e le famiglie presenti – dice il sindaco –. Ringrazio il prefetto: non è da tutti i giorni che un’autorità si sieda tra ragazzi, mamme, papà, e parli con loro e li ascolti come ci si trovasse in un’aula di scuola. L’idea è partire insieme per un viaggio e mettersi in gioco, anche con appuntamenti di forte impatto". Un progetto importante per contrastare quelle forme di disagio giovanile che spesso si manifestano anche sul territorio riccolese: "L’obiettivo è evitare che le dipendenze travolgano la serenità delle famiglie e compromettano il futuro dei ragazzi, difendere reciprocamente la famiglia rispetto a problematiche che possano investirle nelle età più critiche dei loro figli. Si tratta di ricominciare a sottoscrivere un patto educativo che coinvolga tutti gli attori protagonisti della crescita delle nuove generazioni: famiglia, scuola, comune e comunità". Il progetto vedrà i giovanissimi dell’istituto scolastico riccolese affrontare temi importanti, ‘scortati’ e aiutati in questo dalle forze dell’ordine, psicologi e istituzioni: incontri sul cyberbullismo per conoscere i pericoli ma anche le potenzialità della rete, affronteranno attraverso testimonianze le conseguenze delle droghe sintetiche e del consumo di alcool, e al termine del percorso potranno partecipare a una visita in carcere.

mat.mar.