Il ministro Speranza contestato dai no vax

La visita in città come segretario di Articolo1 a sostegno dalla candidata del centrosinistra Sommovigo. "Rimettere al centro i nostri valori"

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Ad accogliere il ministro della sanità Roberto Speranza, in veste di segretario di Articolo1, arrivato in città per sostenere la candidata sindaca del centrosinistra, Piera Sommovigo, c’erano anche alcune decine di ‘no vax’ che per tutta la durata dell’incontro hanno scandito slogan contro le chiusure e la campagna vaccinale urlando: "Vergogna, venduto e assassino". Poi armati di fischietti hanno cercato in tutti i modi di far saltare l’iniziativa coprendo i vari interventi succedutisi nello spazio davanti al bar Kairos in Corso Cavour. Ma a parte il gran rumore, la protesta non è mai degenerata e questo anche per merito delle forze dell’ordine. "Nessuna paura, siamo in democrazia e le piazze sono il nostro spazio – ha risposto Speranza alla folla del centrosinistra e ai “fischietti“ no vax –. Vengo qui a testa alta perché ho difeso il mio Paese, il diritto alla salute di migliaia di cittadini e oggi a testa alta sostengo un progetto politico per cambiare questa città. Il primo punto essenziale è rafforzare la sanità pubblica, perché questa passa anche dai nostri comuni. Il progetto di Piera, un progetto progressista democratico va esattamente in questa direzione e guardate noi abbiamo una grande fortuna nel nostro paese . Abbiamo un servizio sanitario universale e dobbiamo difenderlo con il coltello tra i denti. Questo significa una cosa semplicissima, che se una persona sta male non conta quanti soldi hai, di chi sei figlio, o il colore della pelle, non conta se sei favorevole o contrario ma hai diritto ad essere curato. È un patrimonio straordinario che dobbiamo difendere con il coltello tra i denti. Ci sono paesi del mondo dove se non hai l’assicurazione e non hai la carta di credito non puoi curarti. Noi dobbiamo difendere il nostro modello inclusivo e solidale".

E aggiunge – "C’è un’enorme questione sociale e noi esistiamo se mettiamo questo al centro. Dobbiamo rimettere le esigenze degli ultimi, di chi è in difficoltà. Questo significa difendere beni pubblici fondamentali: sanità pubblica, scuola pubblica, ambiente, sviluppo sostenibile. Questo voto di Spezia ci offre una forte opportunità di aprire una stagione che rimetta al centro i nostri valori fondamentali e penso che dobbiamo avere coraggio. Qui si è avuto il coraggio di costruire una coalizione larga con forze che sono insieme anche se diverse e che possono metterci nelle condizioni di giocare questa partita. E mi fa piacere che per la prima volta Spezia nella sua storia possa eleggere a sindaco una donna".

A.M.Z.