"Il Golfo polo per la transizione energetica"

Faccia a faccia di Sommariva con gli ambientalisti. "La fascia di rispetto? Proposta sensata. Bisogna verificare se è praticabile"

Migration

di Matteo Marcello

"La Spezia polo nazionale della transizione energetica". È da pochissime settimane al timone dell’Autorità di sistema portuale, ma ha già le idee chiare: Mario Sommariva nella sua prima uscita pubblica lancia l’idea di un porto protagonista nei processi di trasformazione che riguardano il territorio. Un tema, quello della sostenibilità ambientale, che è stato al centro dell’incontro con le associazioni ambientaliste che si è tenuto ieri mattina. "I temi centrali devono essere quelli della decarbonizzazione e della mitigazione. Avere sul territorio due soggetti importanti come Enel e Snam e non ragionare con loro sul tema della decarbonizzazione e sul trasporto marittimo mi sembra un’occasione persa" dice Sommariva, che pare aver apprezzato le basi del confronto gettate nel primo incontro con i rappresentanti di Italia Nostra, Legambiente, Vas e Comitati del Levante cittadino: "Un incontro lungo, le istanze presentate sono state moltissime e le cose non si risolvono parlandosi due ore, ma si è definito un metodo, e c’è un percorso lungo da fare. Le associazioni ambientaliste sono soggetti importati di questo territorio".

Tra i temi trattati, il rifornimento di gnl per le navi da crociera, le ricadute negative dei lavori portuali sui quartieri a ridosso dello scalo, e anche dei fumi delle navi, altra criticità che da tempo muove le proteste dei residenti di Canaletto e Fossamastra. "Il gnl è sicuramente un carburante che riduce le emissioni, ma vogliamo fare di più: esistono sistemi tecnologici di cattura delle emissioni, ne valuteremo attentamente l’impiego perché potrebbero essere utilizzati per ridurre nell’immediato l’impatto delle navi. I rumori? La fascia di rispetto ha senso vista la distanza breve tra porto e case, ma va valutata in rapporto a praticabilità infrastrutturale ed economica".

Il tema della sostenibilità ambientale secondo Sommariva viaggia anche sui binari, quelli che dal porto spezzino raggiungono i bacini del nord Italia. "L’intermodalità ferroviaria dovrà rappresentare ancora di più il punto di forza del nostro scalo: oggi Spezia è al 32% di trasporto su ferro e rappresenta un’eccellenza, ma l’obiettivo è di crescere ancora di più, anche perché ogni punto percentuale in più è un punto guadagnato non solo in termini di sviluppo ma anche a favore dell’ambiente". L’incontro di ieri mattina nella sede di via del Molo è stato giudicato molto positivamente anche dalle associazioni ambientaliste. I rappresentanti di Italia Nostra, Legambiente e Vas, assieme al quelli del coordinamento dei comitati del Levante cittadino, hanno espresso "un primo giudizio positivo riguardo ai temi e, soprattutto, alla impostazione di metodo data dal presidente stesso durante l’incontro. Il presidente – spiegano gli ambientalisti – ha più volte rimarcato la necessità di definire uno sviluppo green per le attività portuali, nella loro più ampia accezione, parlando apertamente di decarbonizzazione e di sostenibilità ambientale, e ha inoltre sottolineato l’importanza di un confronto continuo con tutte le realtà del territorio per valutare e impostare le strategie future dello scalo, anche in ordine ai problemi di sostenibilità ambientale".

Associazioni e comitati hanno così chiesto al presidente dell’Authority di via del Molo che sia riattivato il già costituito tavolo di confronto tecnico-politico, operativo per un certo periodo anni fa "e poi inspiegabilmente fatto cadere da più parti. Il presidente ha preso in seria considerazione questa proposta – dicono le associazioni – rilanciando però nel frattempo l’idea di una partecipazione diffusa alle scelte attraverso l’ascolto di tutte le parti interessate. È stato deciso di incontrarsi periodicamente per affrontare i vari temi che sono all’ordine del giorno nel porto della Spezia".

Matteo Marcello