"Il collaudo sul ponte Morandi tre anni dopo l’inaugurazione"

Intanto dal processo in corso a Genova emergono nuovi dettagli. Secondo i pm Massimo Terrile e Walter Cotugno il collaudo statico del ponte Morandi, aperto al traffico nel 1967, fu eseguito solo tre anni dopo l’inaugurazione "in palese violazione alle norme vigenti" e "tra i tre cavalletti, la pila 9 fu quella oggetto di minore attenzione e non fu interessata da alcuna prova di carico". Lo scrivono i pubblici ministeri nella memoria di 2.778 pagine depositata al tribunale nell’ambito del processo per il crollo del viadotto sul Polcevera. "Anche le prove di laboratorio sui materiali furono limitate a quelle riportate nei due certificati 33758 del 22565 e 35710 del 20121965. Ciò può far pensare che i lavori di realizzazione della pila 9 furono controllati con minore attenzione rispetto a quella già bassa prestata alle altre opere, comunque documentata da un maggior numero di prove di controllo sui materiali". Nella lunga memoria la procura ricorda come non solo l’ingegner Morandi, progettista dell’opera, a partire dal 1981 avesse lanciato l’allarme sulla corrosione e prima di lui lo abbia fatto nel 1975 un ingegnere di Spea ma ancora prima della costruzione del viadotto c’erano elementi che potevano far supporre futuri problemi.