Garantire la sicurezza di cittadini, enti e aziende da tutti i possibili attacchi criminali informatici. Con questo scopo la Polizia Postale e quella Scientifica, e Liguria Digitale hanno creato a Genova il ‘Cyber security lab’, inaugurato venerdì agli Erzelli a Genova. Un laboratorio fornito di strumenti potentissimi, con una connessione 50 volte più veloce e di ultima generazione, e una tecnologia derivata da quella del Mossad (il servizio segreto israeliano) alla quale gli agenti specializzati nei reati informatici potranno accedere in qualunque momento e in qualunque ora della giornata, sia in presenza che da remoto, per le loro indagini. "Questo laboratorio rappresenta il primo caso in Italia ma speriamo che possano essercene tanti altri – ha sottolineato Antonio Borrelli, responsabile direzione centrale Polizia scientifica –. La Liguria ha fatto un passo avanti per la sicurezza digitale di tutti i cittadini di questa regione. In questo momento nessun cittadino può vivere al di fuori del mondo digitale e noi come istituzioni abbiamo il dovere di tutelare la sicurezza dei cittadini". "Con Liguria Digitale possediamo una delle centrali anti hackeraggio più sofisticate del paese - ha dichiarato Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria –. Un grande esempio di collaborazione tra la Polizia e una azienda che in questi anni ha saputo fare della tecnologia e della ricerca un bench mark di qualità assoluto". All’inaugurazione era presente anche il presidente del consiglio regionale, Gianmarco Medusei, per il quale "rassicura sapere che le risorse informatiche e di ricerca delle forze dell’ordine vengano ampliate, facendo sentire sempre di più una forte presenza di tutela e di controllo, rimanendo al passo coi tempi". Medusei ha ricordato la sua precedente esperienza nel ruolo di assessore alla sicurezza nel Comune della Spezia, sottolineando come "la tecnica investigativa, soprattutto all’interno del web, ha fatto passi importanti e sempre ne dovrà fare, se si pensa che qualsiasi informazione o dato sensibile, ormai, passa dai canali della rete, e il fenomeno dell’hackeraggio trova sempre nuove modalità per insidiarsi nei sistemi di sicurezza, anche ad altissimo livello". Il presidente del consiglio regionale ha poi evidenziato alcuni preoccupanti fenomeni che stanno emergendo in rete e sui social, e che richiedono particolare attenzione in quanto si rivolgono soprattutto ai giovani: "Accanto alla pedopornografia, il cyber bullismo e l’istigazione a sfide mortali, come il blackout challenge, che mirano a coinvolgere ultra minorenni, sono estremamente pericolosi e, grazie anche a questi nuovi strumenti informatici a disposizione, possono e devono essere stroncati".