Guarisce dal Covid ma non può dimostrarlo. Costretto a vaccinarsi per avere il green pass

La vicenda paradossale di un ventenne, dimenticato dalle procedure Asl. Ieri in provincia quattro decessi. Crescono i ricoveri

Ospedale

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La Spezia, 24 gennaio 2022 -  È passato indenne attraverso il tunnel dell’infezione da coronavirus. Ma i ritardi nelle operazioni di tracciamento gli hanno impedito di ottenere il certificato di guarigione. E alla fine, per avere il green pass e riprendere a fare una vita normale, è stato costretto a sottoporsi a vaccinazione, nonostante fossero trascorsi soltanto pochi giorni dalla fine della quarantena.

Protagonista della vicenda uno spezzino, appena ventenne, che preferisce mantenere l’anonimato. I fatti risalgono ai primi giorni dell’anno, quando, affetto da una febbre leggera ma persistente, il ragazzo, già in possesso di regolare green pass perché sottoposto alla seconda dose di profilassi, ha deciso di effettuare un tampone rapido fai da te a casa per verificare l’eventuale presenza del virus. Il test rapido ha dato risultato positivo, quindi il giovane ha scelto di informare il proprio medico per far partire il protocollo di segnalazione. La procedura è stata attivata e il dottore gli ha fatto presente che la Asl lo avrebbe contattato nel giro di qualche giorno per comunicare la data in cui effettuare il molecolare di verifica. Ma quella telefonata non è mai arrivata.

Nel frattempo i giorni della quarantena passavano con sintomi lievi. Non avendo ricevuto alcuna sollecitazione, e dopo aver consultato ripetutamente il proprio medico, a un certo punto il giovane si è deciso a contattare personalmente l’azienda sanitaria, che gli suggerito di prenotare un tampone all’ex Fitram o in una struttura accreditata. In farmacia il ragazzo ha quindi scoperto di essere tornato negativo, ha firmato i fogli che confermavano il rispetto della quarantena e ricevuto il green pass base di 48 ore. Trascorso il periodo indicato, ha contattato nuovamente il medico di base, al quale ha chiesto informazioni su come procedere per avere il certificato di guarigione e per ricevere il green pass rafforzato che spetta ai vaccinati e ai guariti. A quel punto l’amara sorpresa. Il dottore gli ha spiegato infatti che il primo test fatto, ossia quello fai da te, non era considerato sufficiente per l’attivazione della procedura di certificazione e a tale scopo era fondamentale il possesso dei risultati di un tampone eseguito nelle strutture accreditate, senza il quale sarebbe stato impossibile dimostrare di essere passato attraverso l’infezione e di essersi poi negativizzato. Ma quel tassello, ossia il riscontro di positività, per il ventenne spezzino, nonostante la procedura avviata dal medico di famiglia, era proprio quello mancante.

Purtroppo a complicare la situazione, nel caso in questione, era l’imminente scadenza del green pass rafforzato concesso dopo la seconda dose: la certificazione verde del giovane spezzino era infatti era in procinto di scadere, circostanza che avrebbe impedito al ragazzo di svolgere tutte le attività per cui è richiesta. Insomma, il certificato di guarigione non era disponibile. E il green pass stava per scadere. Davanti a questa situazione, al ragazzo non è rimasto nient’altro da fare che sottoporsi alla terza dose di vaccino nonostante fosse guarito soltanto da pochi giorni.

Ieri, intanto, per la prima volta dall’inizio della quarta ondata di contagi, la Liguria ha registrato una sensibile diminuzione del numero dei positivi, grazie al numero dei guariti che è quasi doppio rispetto ai nuovi infettati. Ieri i positivi in regione erano infatti 61.828, ben 4286 in meno rispetto alla giornata precedente. I guariti erano invece 9114 a fronte di 4833 nuovi casi. Aumentano però le ospedalizzazioni in area medica. I ricoverati ieri erano 789, 12 in più rispetto alle 24 ore precedenti. In tutta la regione, ci sono stati 5 decessi, tutti nel Levante: uno a Sestri, uno alla Spezia, e tre a Sarzana. Nella provincia spezzina gli ospedalizzati sono al momento 78, quattro in più rispetto alla giornata di sabato, e quattro di essi si trovano in terapia intensiva. I nuovi casi di contagio registrati sul territorio sono stati invece 670 dei 4833 segnalati per l’intera Liguria. Per quanto riguarda il monitoraggio della situazione negli istituti scolastici spezzini, al 18 gennaio risultavano positivi 63 operatori e 788 alunni, con 118 classi in quarantena per provvedimento Asl.

Ginevra Masciullo