Green pass per i bar e i ristoranti "Simili controlli non spettano a noi"

I più temono il possibile effetto di un provvedimento del genere. Ma c’è chi mostra disponibilità "Molti giovani hanno già scelto di vaccinarsi, sarebbe peggio il ripristino di un coprifuoco"

di Elena Sacchelli

È piena estate e anche a Sarzana, dopo i mesi bui della pandemia, le persone tornano alla pseudo normalità. Sono comparsi i turisti, in maggioranza italiani, e i titolari di bar e ristoranti del centro storico possono tirare un respiro di sollievo. Ma quanto potrà durare? Sta prendendo piede, soprattutto negli ultimi giorni di risalita dei contagi, l’ipotesi che anche in Italia possa essere adottata la linea francese. Green pass per accedere a stadi, cinema, teatri e... bar e ristoranti, probabilmente al chiuso. Nulla è ancora deciso, ma proprio in questi giorni Roma sarà a chiamata a fare una scelta che andrà a incidere su turismo e commercio.

Tra gli esercenti la tensione è palpabile e dopo un tour tra le attività sarzanesi possiamo dire che l’idea diffusa è che l’ipotesi di green pass per accedere ai locali non piace. "Un’ulteriore richiesta per un settore che è stato già ripetutamente vessato – ha commentato Nicola Gianfranchi, titolare del bar Il principe, referente di Confesercenti e presidente provinciale dei titolari dei pubblici esercizi –. Sarebbe uno sforzo immane per noi, che per lavorare abbiamo scelto di accogliere i clienti nei nostri locali, dover effettuare dei controlli preventivi. In strutture come gli stadi che hanno già del personale che all’ingresso è addetto ai controlli avrebbe senso, ma per noi non credo sia questa la soluzione più adatta".

Sentendo le parole ’green pass’ diversi fra gli esercenti sarzanesi hanno storto il naso, qualcuno ha persino dato in escandescenza. La paura che dopo aver respirato la libertà si facciano passi indietro è tanta, ma c’è anche chi è disposto a confrontarsi: "Abbiamo sempre rispettato ogni decreto alla lettera – dice Mel Panasci, titolare del ristorante Lola – e se il Governo ci farà un’ulteriore richiesta ci adegueremo senz’altro. Certo è che in piena estate, accompagnare dei clienti all’uscita, perché di questo si tratterebbe, ora che le cose stanno andando bene non sarebbe il massimo. Fortunatamente io ho tanto spazio all’aperto quindi non avrei grandi problemi, ma bisogna pensare anche agli altri".

In piazza Matteotti a catturare la nostra attenzione è il titolare di un nuovo cocktail bar, un ragazzo che in questo periodo ha coraggiosamente scelto di investire e che non vuole perdersi d’animo. "Ti dirò – ha esordito Lorenzo del Padrone – so per certo che molti giovani hanno scelto di vaccinarsi. Se l’unica cosa che dovremo fare è chiedere il green pass ai clienti, senza subire altri tipi di limitazioni, come ad esempio il ripristino di un coprifuoco, io non avrei problemi. Credo che altri tipi di restrizioni sarebbero più deleterie".