Grandi manovre per il recupero del relitto

Gli operatori della Submnariner ’liberano’ la spiaggia del Canneto dalla presenza del motoscato arenatosi dopo aver rotto l’ormeggio

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Prima che le condizioni meteomarine peggiorassero, sono state effettuate le complesse operazioni di recupero del motoscafo di 7,5 metri ’Blue Moon’ spiaggiato una settima fa al Canneto per l’effetto combinato del vento, del cedimento delle cime di ormeggio al gavitello del campo boe del Parco Nazionale della Cinque Terre e dell’inoperosità (o l’inefficazia delle azioni) a contrastare da bordo l’approdo indesiderato. In pista – su mandato dall’armatore tedesco, obbligato dalla Capitaneria di Porto a dare corso alla rimozione del relitto per evitare danni all’ambiente – gli operatori della Submariner dotata di mezzi speciali per effettuare recuperi e movimentazioni dal e sul mare. All’opera un pontone dotato di gru e un team di professionisti: Alessio Ugolini, Simone Maineri, Luca Benassi, Vincenzo Salomone, Sonny Milani, Massimo Resisco, Andrea Cita e il francese Pouye Mansour. A coordinarli, Laura Lorenzetti, titolare della Submariner. Ci sono volute 5 ore per completare le operazioni di imbrago e spostamento del motoscafo, dopo quelle precauzionali della "blindatura" con panne dello specchio acqueo per fronteggiare eventuali sversamenti di carburante. Nessun inquinamento. Il motoscafo, che ha riportato danni, sarà riparato al cantiere Metalcost.

C.R.