Giallo della Foce, spunta una mano mozzata È emerso dai rilievi sui resti umani nel bosco

Azione intenzionale o animali? Il dubbio sarà sciolto dalle radiografie. Vittima una persona calva, minuta, con la dentiera e senza vestiti

Ancora senza identità i resti umani rinvenuti nel bosco della Foce grazie al fiuto di due cani meticci. E nuovi particolari dai primi rilievi sul campo effettuati dall’anatomopatologa Susanna Gamba, affiancata dal pm Maria Pia Simonetti. Il corpo smembrato e privo di vestiti è quello di una persona calva e minuta (lo ’raccontano’ il cranio privo di cuoio capelluto e le ossa degli arti) e, probabilmente, di una certa età. Quest’ultima circostanza è ancorata alla protesi dentaria rinvenuta nel pomeriggio di venerdì dopo le prime scoperte risalenti a giovedì sera. Ma c’è un altro particolare che, all’esito dei rilievi radiografici, potrebbe imprimere una svolta all’inchiesta: una mano risulta mozzata. Potrebbe essere l’effetto del morso di un animale ma non è da escludere un fatto violento, da leggere in un quadro che già presenta degli elementi raccapriccianti, aperti a deduzioni diverse: resti umani sparpagliati e assenza di indumenti (ed altri effetti personali) nell’area battuta da Vigili del fuoco e volontari del Soccorso alpino. Azioni umane o di animali alla base della ’scomposizione’ del corpo? Di certo ciò che più impressiona gli inquirenti della Squadra Mobile è il mancato rinvenimento di vestiti. Come se la persona morta nel bosco per cause ignote o il cui cadavere è stato lì occultato fosse stata nuda. Difficile, in caso di escursione, che lo fosse in relazione all’altro dato evidenziato, questo in via ufficiale, dalla Questura: "Da accertamenti risulta che il decesso risalirebbe a qualche settimana fa". Al massimo, tenuto conto della temperatura, due mesi fa. Ossia a cavallo fra autunno e inverno quando circolare nudi o con i soli pantaloncini in un bosco è un esercizio di ardimento, sconsigliato.

Resta il fatto che, in Procura, il fascicolo è aperto a modello 45, quello degli atti non costituenti notizia di reato. Quindi non si indaga per omicidio. Una svolta potrebbe arrivare dagli accertamenti radiografici sulla mano per capire se le dita che mancano all’appello sono state attinte dal morso di un animale o di una lama.

Corrado Ricci