Garibaldi, memorie da salvaguardare

Mozione di Fabio Carassale per il recupero delle lapidi e la realizzazione di una passeggiata didattica

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Salvaguardare le memorie presenti sul territorio legate alla figura di Giuseppe Garibaldi per la crescita delle nuove generazioni. E’ il leit motiv di una mozione presentata dal consigliere comunale di Porto Venere Fabio Carassale (Ambiente e Progresso) per impegnare sindaco e giunta ad una serie di azioni: attivarsi per il restauro di lapidi che celebrano Giuseppe Garibaldi, istituire la “Giornata Garibaldina”, progettare e realizzare una passeggiata a tema dove ripercorrere le principali tappe della sua vita.

L’urgenza è quella del restauro del monumento collocato 100 anni a Porto Venere, per volontà della Società di Mutuo Soccorso nel 73° anniversario dello sbarco di Garibaldi avvenuto il 5 settembre 1849 nei pressi della “casetta di sanità”, successivamente demolita. "La situazione attuale in cui versa il monumento è a dir poco indecorosa; aggredito dalla salsedine e dalla limitrofa vegetazione, risulta difficilmente leggibile; è privo della classica lanterna portovenerese in ferro battuto che garantiva la visibilità notturna" ricorda Carassale in parallelo alla rievocazione degli altri passaggi di Garibaldi sul territorio: il 2 settembre 1862 quando arrivò, sempre via mare, al Varignano, prigioniero dopo la battaglia in Aspromonte e il 5 novembre 1867 quando arrivò nuovamente al Varignano, questa volta via terra dalla Spezia, prigioniero dopo la battaglia di Mentana. Della seconda presenza di Garibaldi è dato riscontro anche dal monumento nel comprensiorio del Varignano, voluto nel 1907 dalla Regia Marina, dalla Scuola Primaria delle Grazie e la Batteria di Punta Santa Maria e lui dedicate e da "Ciassa Garibaldi" delle Grazie dove, 15 anni fa, fu installata una lapide, ora deteriorata. Carassale sollecita anche la valorizzazione delle sepolture di due garibaldini - Gio Batta Ziniego e Gaetano Mazzolini - nel cimitero di Porto Venere.