Sotto sequestro 200 chili di muscoli non depurati e senza etichettatura

Asl e fiamme gialle scoprono frutti di mare abusivi a Lerici e al mercato

Mino Orlandi, direttore della Struttura complessa di Igiene degli alimenti

Mino Orlandi, direttore della Struttura complessa di Igiene degli alimenti

Lerici, 2 settembre 2017 - NON solo non depurati, ma anche sprovvisti dell’etichettatura che ne identifica la provenienza e della documentazione d’accompagnamento. Erano completamente ‘abusivi’, i circa duecento chilogrammi di mitili che, intercettati grazie alla sinergia tra Asl5 e Guardia di Finanza, non arriveranno mai sulle tavole degli spezzini. Controlli proficui, quelli che hanno portato al sequestro a carico di un commerciante di Lerici e di alcuni operatori del mercato ittico di piazza Cavour, e che hanno visto impegnati sul campo gli ispettori della Struttura complessa di Igiene degli alimenti di origine animale guidati da Mino Orlandi, e i militari della sezione operativa navale della Guardia di finanza della Spezia.

SONO stati proprio questi ultimi che, a seguito di un sopralluogo nell’ambito dell’attività investigativa finalizzata a individuare commercializzazioni illecite di prodotti della pesca e dell’acquacoltura, hanno attivato i controlli che hanno portato il personale dell’Asl5 a porre i sigilli sulla grande quantità di mitili. Il primo intervento ha riguardato un esercizio commerciale di Lerici, dove gli ispettori dell’Igiene hanno preso in consegna i mitili ‘abusivi’, in quanto privi di documenti che ne permettessero la rintracciabilità. Altri interventi hanno invece riguardato alcuni dei banchi del pesce di piazza del Mercato: anche in questo l’Asl, intervenuta a seguito della segnalazione delle Fiamme gialle, ha sequestrato la merce. Non solo.

I successivi accertamenti sulle partite di «muscoli» sprovvisti di qualsiasi marchio di identificazione ed etichettatura, svolti dai veterinari e dagli ispettori della struttura diretta da Mino Orlandi, hanno rivelato che tutti i prodotti sequestrati risultavano essere in vendita nonostante non fossero transitati da un centro di spedizione e depurazione riconosciuto. L’attività che ha portato all’ingente sequestro di muscoli si inserisce in un piano di controlli congiunti tra l’Asl5 e la Guardia di Finanza che già in passato è risultato molto proficuo, con risultati importanti sotto il profilo della verifica dell’applicazione delle norme sulla sicurezza alimentare e la tutela del consumatore. Controlli, quelli svolti negli ultimi giorni sugli esercizi di somministrazione e di commercializzazione dei prodotti ittici, che sono stati incrementati nei mesi estivi, periodo in cui vi è un aumento dei consumi di ‘frutti di mare’ e un potenziale rischio di contrarre malattie trasmesse da molluschi privi di tracciabilità.