Anziani, finti tecnici per truffe vere. Due colpi in città da 50mila euro

La scusa: mettere al sicuro l’oro dal rischio di deterioramento

La raccomandazione degli inquirenti agli anziani

La raccomandazione degli inquirenti agli anziani

La Spezia, 23 giugno 2018 - I due colpi hanno del clamoroso sul piano del quantum: 40mila euro in un caso, 10mila nell’altro . Tesori d’oro volatilizzatisi in un solo giorno, in due distinte case del centro città, abitate da anziani, vittime delle truffe orchestrate da finti tecnici con la scusa dei controlli all’acqua ‘contaminata’. In entrambi i casi erano in due, con tanto di tuta da lavoro e tesserino-bluff di riconoscimento. In un caso hanno detto di intervenire su indicazione dell’amministratore condominiale a seguito della necessità di bonificare l’acqua circolante nell’impianto di riscaldamento dalla presenza di sostanze velenose; nel secondo caso l’intervento è stato prospettato come commissionato dell’Acam per bonificare i tubi di amianto. «Il rischio è quello di ingerire le fibre che fanno venire il cancro: dobbiamo inserire del liquido speciale per bloccarle...». Questa la storiella raccontata.

In entrambi i casi le sostanze, ricercate o immesse, avrebbero avuto l’effetto, attraverso una reazione chimica, di mettere a rischio l’oro, deteriorandolo, con perdita di valore. Di qui la sollecitazione a rimuoverlo da casseforti e cassetti per metterlo in sicurezza. Ieri due anziane si sono cadute. E le beffe sono state pesanti. Nella denuncia presentata ai carabinieri, in un caso, è stato detto che era sparito un orologio che, da solo, varrebbe 30mila euro; insieme ad esso sono spariti altri oggetti preziosi per 10mila euro. Nell’altro caso il bottino stimato, e denunciato, è stato di circa 10mila euro. Ma quelli di ieri sarebbero solo gli ultimi di una serie di colpi verificatisi in rapida successione nel corso nella settimana. In un caso un’anziana non se l’è bevuta e, con l’aiuto del marito, ha messo i fuga i truffatori. E’ accaduto nei giorni scorsi al Limone; una situazione fotocopia si è presentata poi alla Chiappa. Ad agire, sempre una coppia di finti tecnici, con tuta la lavoro blu. Uno di media statura, l’altro basso e tarchiato e con un pizzetto.

Proprio due giorni fa l’Acam aveva diffuso un comunicato per mettere in guardia gli utenti a non abboccare alle storielle dei controlli alle condutture dell’acqua: «Nessun accertamento da parte nostra».

Avvertimento oggi da rilanciare anche dopo gli ultimi due colpi portati a segno dalla coppia, evidentemente collaudata e stanziale, che agisce in città, dal centro alla periferia, ma anche a più ampio spettro (di una decina di giorni fa, ad esempio, un colpo analogo a Vezzano).

Corrado Ricci