Finanziere blocca borseggiatore in spiaggia

Libero dal servizio, lo insegue e lo placca dopo il colpo

La spiaggia di Levanto meta del borseggiatore arrestato

La spiaggia di Levanto meta del borseggiatore arrestato

Levanto (La Spezia), 13 settembre 2019 - L'occhio clinico da finanziere che, anche libero da servizio, non rinuncia a prodigarsi contro il crimine. In questo caso un borseggiatore da spiaggia: lo ha marcato stretto e arrestato dopo un articolato inseguimento. E’ accaduto a Levanto, meta del finanziere nelle vesti di turista, in costume da bagno, a godersi gli ultimi scampoli d’estate.

Sulla spiaggia libera-attrezzata di Levanto, sotto l’ombrellone, tra una lettura e l’altra, ad un maresciallo delle fiamme gialle in servizio alla Spezia, non sono sfuggiti i movimenti sospetti di un tizio che allungava gli occhi sulle sdraio vuote al cui fianco c’erano asciugamani ed effetti personali, indizio di assenze momentanee per nuotata. Lo ha marcato stretto con lo sguardo, fino ad accorgersi della sua ‘punta’ verso uno zaino. Tempo qualche secondo e quest’ultimo ha preso il volo, arraffato dal borseggiatore.

Che fare? Se lo è domandato il finanziere. Sulla spiaggia regnava la quiete, c’erano tanti bambini: meglio inseguire il malvivente nella fuga e placcarlo al momento giusto, senza destare clamore. E così è accaduto. Nelle mani del finanziere-bagnante, solo tesserino di riconoscimento e cellulare. Poi un gelato, per non destare sospetti. L’inseguimento si è protratto per circa un chilometro.

L'obiettivo del malvivente era la stazione ferroviaria. Obiettivo: salire sul treno e togliere il disturbo. Programma saltato, per effetto del palesarsi del tutore dell’ordine. Ad un certo punto ha allungato il passo e ha esibito il tesserino. La reazione del borseggiatore è stata quella di disfarsi dello zaino e correre all’impazzata. Ma la fuga è durata poco. La prestanza fisica del finanziere ha avuto la meglio sul borseggiatore andato in affanno. Risultato: la resa, la perquisizione, il sequestro di coltello nelle tasche del malvivente, il recupero dello zaino all’interno del quale c’erano 250 euro, la restituzione dello stesso al turista francese al quale era stato sottratto, ringraziamenti da parte di questo al finanziere, adempimenti di rito nella caserma dei Carabinieri messa a disposizione del collega, ufficiale di polizia giudiziaria h24. Il borseggiatore - Abono Melaka, origini marocchine - ieri è comparso davanti al giudice Giulia Marozzi per il processo del direttissima: arresto convalidato, con sfratto. Per l’indagato è scattato il divieto di dimora in provincia.

Corrado Ricci