Filobus, dramma sfiorato: cavo si spezza e piomba su un'auto

La Spezia, momenti di paura

Il filobus dell’Atc che transita di fronte all’ingresso del Centro di arte moderna e contemporanea di piazza Cesare Battisti

Il filobus dell’Atc che transita di fronte all’ingresso del Centro di arte moderna e contemporanea di piazza Cesare Battisti

La Spezia, 5 ottobre 2017 - Un cavo della linea aerea dell’Atc che si spezza e si abbatte in strada con un violento “colpo di frusta’’, scatenando scintille in sequenza sull’asfalto. Un po’ di paura, molti disagi per i passeggeri (tre filobus della linea 1 saltati) e qualche danno a un’auto che passava da quelle parti. E soprattutto tanti interrogativi sul fatto che il cavo ad alta tensione avrebbe potuto finire addosso a qualcuno, con quali conseguenze è facile immaginare.

L’incidente è successo ieri mattina attorno alle 7 in piazza Cesare Battisti, davanti all’ingresso del Camec. Le indagini in corso – quelle condotte dalla stessa Atc e quelle della municipale, subito intervenuta per «isolare» il luogo dell’incidente deviando il traffico – diranno come è perché è successo. Per ora si avanzano due ipotesi, come fa sapere lo stesso amministratore unico di Atc Esercizio, Renato Goretta: che la rete aerea sia stata colpita da un «agente esterno» oppure l’accaduto sia la conseguenza di un atto vandalico.

Goretta non entra nei dettagli, ma l’agente esterno di cui parla si sospetta possa essere un punto luce che tempo fa era caduto urtando appunto la linea, nel qual caso le responsabilità sarebbero altre. Sia come sia, il sindacato ha preso la palla al balzo parlando di «usura» della linea aerea (domenica scorsa un incidente analogo in via Bixio, sostiene) e chiedendo che l’accaduto sia portato all’esame dell’apposita commissione tecnica, aspettando un rapporto dettagliato.

«A parte le cause dell’incidente – denuncia Franco Bardelli segretario generale del sindacato autonomo Cisal – i veri problemi sono la situazione delle linee aeree e l’inadeguatezza della squadra di intervento, ridotta a quattro persone: un pugno di addetti per la manutenzione dei filobus e della rete. Così si riesce a coprire i turni e basta, senza considerare la situazione in caso di ferie, riposi e malattie. Eppure sappiamo che a suo tempo erano stati fatti due bandi, uno interno e uno esterno, per potenziare la squadra. Che fine hanno fatto? Non vorremmo che si trattasse dell’ennesimo caso di un’esigenza di sicurezza sacrificata sull’altare dell’attivo di bilancio. Non sarebbe la prima volta».

«Certo, quei bandi dovevano essere fatti – ribatte Goretta – ma tutto è rimasto in stand-by perché si trattava di stabilire le intenzioni della passata amministrazione, che intendeva introdurre i filobus anche la domenica. Poi non se ne è fatto nulla e i bandi sono rimasti fermi. In situazioni normali l’attuale squadra di intervento è più che sufficiente, ci mancherebbe altro, basti pensare che il problema di stamani (ieri, ndr) è stato risolto in poco più di un’ora».

F.A.