Omicidio Castelnuovo Magra, 15 coltellate alla moglie. Due mortali

È lo scenario emerso durante l’autopsia eseguita sul corpo di Alessandra Piga. Le lacerazioni sulle mani confermano l’ipotesi di un tentativo di autodifesa

Il luogo del delitto e, nei riquadri, Alessandra Piga e Yassine Erroum

Il luogo del delitto e, nei riquadri, Alessandra Piga e Yassine Erroum

Castelnuovo Magra (La Spezia), 23 giugno 2021 - Sono state tante le coltellate che hanno raggiunto Alessandra Piga, colpita dalla furia cieca del marito Yassine Erroum in varie parti del corpo. Almeno una quindicina i fendenti sferrati, e due sarebbero le ferite mortali, quelle che l’hanno raggiunta al torace e che l’hanno fatta crollare in una lago di sangue davanti all’entrata dell’abitazione di Castelnuovo Magra. E’ quanto è emerso ieri al termine dell’autopsia sul corpo della povera ragazza, effettuata dall’anatomopatologa Susanna Gamba. Un esame molto lungo, durato oltre cinque ore, che ha evidenziato attraverso le numerose ferite che Alessandra aveva nelle mani il suo disperato tentativo di difendersi. Nulla ha potuto però contro quei due fendenti che le hanno tolto la vita. Intanto ieri mattina l’avvocato Riccardo Balatri, difensore di Yassine Erroum, l’uxoricida che ha accoltellato Alessandra, ha avuto un altro colloquio in carcere con il proprio assistito. Secondo quanto è emerso l’uomo avrebbe manifestato il proprio dispiacere per la terribile vicenda di cui è stato protagonista interessandosi sulla sorte del figlio e sul suo affidamento. Il bimbo di soli due anni ha assistito al violento litigio ma non alle coltellate, visto che quando è esplosa la furia omicida del padre si trovava rinchiuso nel bagno assieme all’attuale compagna di Erroum e al figlio di lei, avuto da una precedente relazione.  Sull’affidamento del piccolo sarà il tribunale dei minori a decidere, in proposito esiste una formale richiesta da parte dei genitori di Alessandra, ma si sono fatti avanti anche i parenti dell’omicida. Sul fronte delle indagini i carabinieri della compagnia di Sarzana, guidati dal capitano Luca Panfilo, coordinati dal p-m Alessandra Conforti, stanno ricostruendo la vicenda nei minimi particolari effettuando una serie di riscontri, sui quali viene mantenuto uno stretto riserbo. A quanto sembra ci sarebbero alcuni punti molto importanti da chiarire, nonostante Erroum abbia confessato subito, già quando i carabinieri lo stavano portando all’ospedale Noa di Massa per essere curato dalle ferite che si era prodotto. In proposito esiste un file audio che un carabiniere ha registrato. Comunque la piena confessione delle vari fasi di quel delitto che ha sconvolto non solo Castelnuovo ma l’intera vallata del Magra c’era stata anche nel corso dell’interrogatorio di garanzia con la presenza dell’avvocato difensore Riccardo Balatri. La confessione è però la versione dei fatti raccontata dall’extracomunitario, mentre i carabinieri sono intenzionati ad andare fino in fondo con gli accertamenti anche attraverso le testimonianze raccolte.