Farmacie pronte in tre settimane

La somministrazione a carico di un medico. Le richieste valide. senza prescrizione

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E’ un ruolo molto importante quello che saranno chiamate a svolgere le farmacie nel quadro della campagna vaccinale anti-covid. Proprio nelle farmacie, sulla base dell’accordo raggiunto con la Regione – e che oggi sarà ratificato nel corso di un apposito tavolo tecnico – saranno possibili sia la prenotazione delle vaccinazioni che la somministrazione delle dosi, quest’ultima limitatamente, per ora, al vaccino AstraZeneca, destinato alla fascia 18-55 anni. L’intesa è stata raggiunta nel corso di una riunione cui hanno partecipato i vertici di Alisa, con il commissario straordinario Francesco Quaglia e il sub commissario e responsabile della prevenzione Filippo Ansaldi, e la delegazione dell’Unione Ligure titolari di farmacia composta dalla presidente Elisabetta Borachia (nella foto) e dalla direttrice Francesca Massa. In base all’accordo raggiunto nel giro di 15-20 giorni le farmacie saranno operative e in grado di raccogliere le prenotazioni per le categorie degli aventi diritto. Come spiega la dottoressa Borachia, in provincia le farmacie sono in tutto 81 (seicento nella regione), anche se non è detto che tutti i titolari aderiscano all’intesa, mettendo a disposizione le proprie strutture per le operazioni vaccinali. I tempi operativi sono abbastanza ristretti perché, secondo quanto annunciato da Alisa, le dosi di vaccino AstraZeneca arriveranno, salvo cambiamenti di programma, il 22 febbraio. Ad inoculare le dosi nelle farmacie sarà un medico, nel rispetto di rigorose procedure di sicurezza. "Ovviamente – chiarisce Borachia a La Nazione – il nodo è quello del numero dei vaccini che effettivamente arriveranno. Comunque sia c’è la disponibilità a dare il nostro contributo, compresa la raccolta delle prenotazioni per conto dell’Asl per tutti i tipi di vaccino, che inizierà già prima, il giorno 20 febbraio. In pratica potremo accedere, in base alle indicazioni ricevute, all’agenda dell’Asl grazie al programma fornito da Alisa. Il sistema prevede l’inserimento del codice fiscale della persona da vaccinare, senza la necessità di prescrizione medica".

Situazione ancora in divenire per i medici di famiglia. In queste ore i rappresentanti della categoria sono impegnati ad elaborare un protocollo con i vertici di Alisa, guidata dal nuovo commissario Francesco Quaglia,direttore generale del dipartimento Salute e servizi sociali della Regione. Sul tavolo una bozza di intesa che dovrà disciplinare ruoli e modalità operative. Entro la settimana l’accordo dovrebbe essere raggiunto. Franco Antola