Emergenza, 8 posti messi a bando Ma i concorsi sono andati deserti

L’Asl ci riprova e lancia una nuova selezione per attrarre medici provenienti anche da altre regioni. Sani: "La carenza di personale ormai è una criticità. Ma abbiamo molto da offrire a chi vuole fare carriera"

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Che Asl 5 versi in una situazione di affanno è cosa nota. C’è una forte carenza di organico e specialmente in alcuni reparti, nonostante non manchi la volontà di assumere, trovare personale non è affatto semplice. A dimostrarlo sono i due bandi promossi e pubblicati qualche mese fa proprio da Asl 5 per rimpolpare l’organico, a livello provinciale, di due reparti sui quali pesa maggiormente la mancanza di personale: la Rianimazione e la Medicina d’urgenza. Entrambi i concorsi andati deserti. E proprio per rimarcare la volontà di Asl 5 nel dare supporto a un personale stremato – ulteriormente inficiato da ferie estive, contagi da covid e dai numerosi pensionamenti – e anche all’utenza che si ritrova ad avere bisogno di quei servizi sanitari, la direzione dell’azienda sanitaria locale quei bandi li ha riaperti. Lo ha fatto prorogando la possibilità di inoltrare le domande per accaparrarsi ben 8 posti – suddivisi in misura equipollente per ambedue le specialità – a tempo indeterminato per dirigenti medici (medici specialisti in gergo comune) sino al 18 agosto. "La mancanza di medici specialisti in Anestesia e Rianimazione e Medicina d’urgenza non è un problema che riguarda solo il nostro territorio ma tutta l’Italia – ha commentato Cinzia Sani, direttore del dipartimento emergenza e accettazione –. È antico e si inquadra nella carenza di medici che in generale interessa tutto il Paese. In Asl5 il fenomeno, ultimamente, lo si avverte di più probabilmente anche a causa di diversi pensionamenti". Il reparto di Rianimazione, al San Bartolomeo di Sarzana, ha chiuso i battenti da alcuni mesi scatenando il malcontento popolare, ma la presenza di un anestesista è sempre garantita, anche perché il nosocomio sarzanese è quello che in Provincia è adibito a Covid. Se si parla di Sarzana le segnalazioni relative ai tempi d’attesa da parte dei pazienti che si recano al pronto soccorso – covid e no covid – sono diverse.

E anche al Sant’Andrea, come ci ha confermato il primario del Dea, la carenza di medici è un problema reale che necessita di essere affrontato al più presto. "Attualmente la carenza di professionisti nel dipartimento di emergenza e accettazione spezzino – ha proseguito la dottoressa Sani – è una criticità che non è possibile più rimandare. Per questo abbiamo deciso di riaprire i termini dei due concorsi a tempo indeterminato. La speranza è che si presentino, per concorrere ai 4 posti disponibili per specialità, giovani professionisti provenienti anche da altre regioni". E ha concluso: la nostra asl ha molto da offrire per chi vuole imparare o fare carriera. Al momento è costituita da due presidi – Sant’Andrea e San Bartolomeo – ma ha come progettualità un futuro ambizioso con un nuovo ospedale. Ideale per chi vuole formarsi in maniera eccellente ed esprimere al meglio le proprie capacità". E in relazione alla segnalazione pervenutaci da un paziente che lo scorso 28 luglio, dopo essersi recato al pronto soccorso del San Bartolomeo per analisi diagnostiche su suggerimento del suo medico curante, ha dovuto attendere più di 11 ore prima che gli venisse effettuato il prelievo, una risposta è arrivata dalla direzione generale di Asl 5. "Spiace constatare che il paziente abbia atteso molto tempo il suo turno per essere visitato e sottoposto ai rilievi diagnostici e a una terapia di supporto. Nelle stesse ore il pronto soccorso del San Bartolomeo ha gestito 73 accessi (1 codice rosso, 15 codici arancione, 30 codici azzurro, 21 codici verde, 6 codici bianco) di cui 46 di gravità superiore a quella dell’utente che ha segnalato la criticità e che ovviamente sono stati trattati prima, indipendentemente dall’orario di arrivo".

Elena Sacchelli