Don Mignani: «Anti-gender? Sostengo l’amore. E condanno l'omofobia»

Il parroco di Bonassola: "Ho solo espresso una mia opinione". Ma il vescovo Palletti puntualizza: "Non assimilabili le unioni omosessuali e il disegno di Dio su matrimonio e famiglia"

Don Giulio Mignani, sacerdote di Bonassola

Don Giulio Mignani, sacerdote di Bonassola

Bonassola (La Spezia), 19 gennaio 2017 - «Ho semplicemente espresso una personalissima opinione. Avulsa da qualsiasi colore politico e, ovviamente, non mi permetterei mai e poi mai di parlare a nome né della Chiesa cattolica né di nessun altro». Usa queste parole il sacerdote di Bonassola, Don Giulio Mignani che, con tono pacato, cerca di chiarire il ‘polverone’ venuto fuori all’indomani di un pensiero che ha palesato in una chat con i suoi parrocchiani. Argomento spinoso ma più che mai attuale, don Mignani si schiera a tutela delle differenze di genere e delle forme di famiglia diverse da quelle tradizionali.

«Nessun attacco a Toti e, soprattutto, nessuna pretesa di avere la verità in tasca – spiega il sacerdote –. In questa chat nata per organizzare eventi a sostegno di un comune del centro Italia colpito dal terremoto, proponiamo anche iniziative e le discutiamo: una di questa è stata proprio la petizione ‘Rainbow’ che ho consapevolmente firmato perché contrario a qualsiasi azione volta ad incentivare l’omofobia». Parole che pesano come macigni, soprattutto perché arrivano dalla bocca di chi, in teoria, dovrebbe schierarsi a favore della famiglia tradizionale composta da un uomo e una donna. Ma è proprio don Mignani ad aver preso parte anche all’unione civile, la prima della Riviera, tra Davide e Giuseppe lo scorso novembre. «Mi sono addirittura autoinvitato – racconta don Giulio –. Credo che in questo particolare periodo storico caratterizzato da una società che scherza con i sentimenti, sia importantissimo assistere due giovani che con serietà si prendono un impegno. Un impegno che profuma di amore e che arriva dopo anni di discriminazioni che i ragazzi, e purtroppo ancora tanti come loro, hanno subito. Dovremmo andare da loro e ringraziarli per l’ esempio che ci danno».

Tante le reazioni, specie in paese, di approvazione e gratitudine anche se non sono tardate ad arrivare le critiche. Prima tra tutti quella del consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Rosson: «Mi rammarico delle parole del parroco e lo invito a rileggere le parole del Papa. Spero venga immediatamente sconfessato dal vescovo». «Senza venir meno al rispetto verso tutte le persone, – interviene con una nota il vescovo monsignor Palletti – mi corre il dovere di ricordare che Papa Francesco nella Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia” ha riportato che ‘circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra persone omosessuali, non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia».