MARCO MAGI
Cronaca

In discoteca come in aereo: istruzioni per le uscite di sicurezza. L'idea del Jux Tap

Il precedente: "E' capitato di non far entrare qualche bomboletta di spray al peperoncino ma l'abbiamo restituita all'uscita"

Da sinistra, Cristiano Arpe e Andrea Tartarini del Jux Tap

Da sinistra, Cristiano Arpe e Andrea Tartarini del Jux Tap

Sarzana (La Spezia), 14 dicembre 2018 – Mezzanotte e mezza in punto. Le luci del Jux Tap si alzano, la musica si abbassa. Il vocalist, in pochi secondi, ricorda ai presenti che stanno ballando o sorseggiando un drink dove sono le uscite di sicurezza più vicine da raggiungere in caso di necessità, in base a dove ci si trova in quel dato momento.

"Una sorta di quanto avviene in aereo, a cura di hostess e steward. Questo eviterà, in caso di necessità e mi auguro mai – spiega Andrea Tartarini, titolare del Jux Tap insieme a Cristiano Arpe – di far accalcare le persone in un’unica uscita di sicurezza. Se la gente è informata, credo si comporterà con maggiore calma e consapevolezza nel momento del pericolo". L’hanno sperimentato per la prima volta domenica e lo ripeteranno in ogni serata futura.

"Siamo stati i primi, credo, a proporlo in Italia». Qualche segno, la tragedia di Ancona, l’ha lasciata anche nella nostra provincia, anche se i due giovani imprenditori sono sempre stati attenti ad ogni sfumatura, con risultati sulla sicurezza più che positivi. Ad esempio sui minori. "Per prima cosa possono entrare solo in eventi a loro esclusivamente dedicati e al bancone del bar non facciamo trovare nessun alcolico. Ciò significa che, se un over 18 partecipasse a queste feste, potrebbe bere comunque soltanto analcolici. In quel tipo di appuntamenti intensifichiamo gli uomini della sicurezza, mentre all’ingresso utilizziamo il metal detector, oltre a far svuotare borse e tasche di ogni cliente. È un’abitudine, quella del controllo, che promuoviamo anche per le ‘continuative’ per maggiorenni, come le domenicali".

C’è una differenza sostanziale da effettuare sugli eventi. "Tra concerti e... discoteca. In quest’ultima le persone tendono a ‘occupare’ tutta la superficie, nelle varie zone, tra bar, piste, area fumatori e altre, non creando troppo assembramento in una sola sezione. Nei live, invece, il cantante è l’unico soggetto e centro d’attenzione dei clienti, la zona d’interesse unica, il palco, la pressione in una sola area, la pista. Per questo motivo, durante i concerti, occorre limitare maggiormente gli ingressi e alzare la soglia di guardia".

Qualche bomboletta di spray al peperoncino è già capitata al Jux. "L’abbiamo requisita e restituita all’uscita. Ricordiamoci che le bombolette non sono il problema, lo è chi le utilizza in maniera impropria. Giusto vietarne l’ingresso in un locale, ma altrettanto legittimo che possa servire magari per salvare l’integrità fisica del proprietario, fuori da esso".

Tanta amarezza e tristezza, ma nessun commento sui fatti di Corinaldo. "Non mi piace parlare, come fanno altri, di questioni delle quali non conosco i dettagli. Di certo è un segnale che, sulla porta, non bisogna tralasciare nulla di ciò che i clienti hanno addosso. Ovviamente siamo in possesso di un sistema di videosorveglianza esterno ed interno in modo che, nell’eventualità, le forze dell’ordine abbiano un opportuno supporto di immagini".

E ora c’è San Silvestro, la festa delle feste. "L’attenzione sarà massima, seppur come sempre, perché per noi addetti ai lavori, da tanti anni nell’ambiente, rimane una serata come un’altra".