Dalla Mongolia all’Antica Osteria Da Caran Bellatalla a casa per il progetto ’Ger for Life’

L’antropologo e ricercatore, ambasciatore culturale nel mondo, presenterà la missione umanitaria coordinata nel distretto di Chingeltei

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"Vengo in Italia una volta all’anno, a Spezia – è originario di Fabiano, ndr. – sto pochissimi giorni e non riesco mai a salutare tutti gli amici come vorrei: questa serata sarà l’occasione per farlo, altrimenti, mi ci vorrebbero sei mesi". Ma non solo loro, perché anche gli sconosciuti avranno l’occasione di avvicinarsi all’entusiasmo, alla vita e ai progetti di David Bellatalla: antropologo, professore, ricercatore, autore vincitore del premio letterario Chatwin (nel 2020, con il libro ’Il grande viaggio’ scritto con Stefano Rosati, ndr.) che torna nella sua Liguria dalla Mongolia, il paese in cui ha scelto di vivere e portare avanti una missione di cooperazione.

Appuntamento martedì 8 settembre all’Osteria Caran in via Genova 1 alla Spezia, a partire dalle 20 (prenotazioni al recapito 0187-700453, cena e bevande a 35 euro) dove sarà testimone di impegno e vita in una veste speciale: presenterà il progetto umanitario ’Ger for life’, illustrando con parole e scatti le attività presso il distretto di Chingeltei. "Ho ricevuto un incarico importante: il ministero degli Affari Esteri e della Cultura della Mongolia mi ha nominato ambasciatore culturale del paese nel mondo e sarò qui per portare il ringraziamento delle autorità e del popolo mongolo alla città della Spezia, con cui da 25 anni c’è una collaborazione continuativa a favore della popolazione più vulnerabile. Voglio raccontare a tutti quello che sto facendo, come sta andando avanti questo progetto nella capitale, dedicato alle persone più fragili (Ulan Bator, ndr.)".

Ci racconta i dettagli?

"Ger for life: Ger vuol dire tenda in lingua mongola ed è un progetto umanitario dedicato a persone più fragili: abbiamo creato un luogo recintato e protetto per ragazze madri con bimbi disabili, in cui abbiamo aperto un pozzo d’acqua e realizzato bagni con fosse biologiche. In particolare, è dedicato a ragazze madri con bambini disabili e alle famiglie con disabilità per dare loro la possibilità, attraverso corsi formazione e assistenza medica, di una vita migliore e di diventare in due anni autosufficienti; sono 12-14 nuclei ogni due anni, questo progetto è come un faro nella notte. La tenda è casa, fulcro dei nostri campi. Il progetto è sostenuto da Montura, produttore di abbigliamento tecnico, Croce Rossa della Mongolia, Need You onlus, Rotary Italia e Mongolia".

Da quanto va avanti?

"Iniziato nel 2016, per ora ha complessivamente aiutato 182 persone. Quest’anno ci siamo allargati ad altri tipi di disabilità e ad una famiglia con padre single con problemi, ai sordomuti e anche a 4 ragazze di campagna che non hanno risorse economiche per l’università: ora hanno la possibilità di stare in un luogo sano e sicuro, da cui prendere il via verso l’autoconsapevolezza. Noi regaliamo tenda e corsi di taglio e cucito".

Qual è il contesto in cui agite?

"Ad Ulan Bator c’è il cosiddetto Ger district: una ‘città’ di quasi 400mila abitanti in cui non esistono servizi, assistenza, acqua potabile, fogne. Una giungla dove sopravvivere è durissimo. Ger for life, che ho ideato e portato avanti con la Croce Rossa, vuol creare un centro che possa dare la possibilità, anche a persone che vengono da fuori, di arrivare a consapevolezza e dignità tramite percorsi formativi".

Perché la Mongolia?

"Sono arrivato nel 1992 per una ricerca legata al nomadismo e poi, pur non avendo fatto studi sulla cooperazione internazionale, ho iniziato a dedicarmi alle persone, come i bambini che vivevano nei tombini per scappare alle famiglie violente, a cui ho anche dedicato due documentari".

Cosa racconterà al pubblico spezzino?

"Sarà una serata per immagini, tutta da raccontare; inoltre, il sindaco, che si è dimostrato molto sensibile alla causa, ha dato l’ok per un incontro ad ottobre in Beghi dedicato ai 25 anni di cooperazione; il 20 ottobre all’Accademia Capellini si terrà la presentazione del mio libro ’Alle origini della guarigione – Sciamanesimo e neuroteologia’, realizzata con il Cai".

Chiara Tenca