Crollo mortale, identificato il terzo operaio che è fuggito

Intanto emessi gli avvisi di garanzia per il proprietario del rustico, i titolari delle ditte e il responsabile sicurezza

I carabinieri hanno identificato il terzo operaio che era presente al momento del crollo del tetto del rudere a Barcola, costato la vita mercoledì a Beniamino De Masi,che poi si è allontanato. Si tratta di un nordafricano, che al momento non è stato ancora rintracciato. Lo si vede in un video realizzato col telefono cellulare da un abitante del luogo, che è stato acquisito dai militari dell’Arma. Mostra il cantiere poco prima dell’incidente mortale e gli operai sono tre. Il perché di tale fuga, potrebbe essere che l’operaio non fosse in regola o che non facesse parte della ditta edile che aveva ricevuto il subappalto per i lavori di demolizione del rustico.

Intanto il sostituto procuratore Federica Mariucci (nella foto) ha emesso, come atto dovuto, gli avvisi di garanzia in vista dell’autopsia sul corpo della vittima che sarà effettuata lunedì. I destinatari sono il proprietario del rustico che ha commissionato i lavori per i quali aveva ricevuto l’autorizzazione dal Comune di Lerici, poi ci sono i legali rappresentanti delle due ditte, sia quella in appalto che in subappalto, e l’ingegnere responsabile della sicurezza. Il reato ipotizzato per tutti è omicidio colposo. A loro sono stati affidati al momento quattro avvocati d’ufficio, ma potrebbero procedere con le nomine di fiducia.

M.B.