Trombosi dopo il vaccino, la Liguria segnala il caso di una 32enne

Il presidente della Regione, Toti, lo ha detto durante la sua diretta Facebook. Per Pasqua visita alla Spezia

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti

La Spezia, 3 aprile 2021 -"Abbiamo comunicato al Ministero e ad Aifa il caso di una ragazza di 32 anni giunta al San Martino in gravi condizioni, un'insegnante vaccinata il 22 marzo e arrivata al pronto soccorso con una forte emorragia cerebrale da trombosi. Sono scattate le procedure di controllo e verifica: difficile stabilire ora un collegamento, può essere casualità, predisposizione o altro. Ad Aifa si segnalano tutti gli accadimenti sospetti, vedremo poi alla luce delle analisi cliniche sulle quali sono già al lavoro gli specialisti al San Martino". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, nel corso di una diretta sul suo profilo facebook.

"Non fermiamo la campagna vaccinale neanche in questi giorni di festa, in attesa di un deciso incremento la settimana prossima, quando l'hub di Genova - ha proseguito Toti - comincerà anche le vaccinazioni notturne. Almeno metà degli ultravulnerabili avrà un appuntamento, e man mano che aumenteremo la capacità vaccinale cercheremo di anticipare gli appuntamenti già fissati. Arriveremo a circa 13mila vaccinazioni al giorno. La Liguria è una delle regioni che corre di più: siamo i primi nell'accelerazione chiesta dal generale Figliuolo, sesti per popolazione vaccinata sui residenti. Stiamo raggiungendo la soglia del 90% dei vaccini somministrati sui consegnati".

"Nel frattempo occorre ancora molta prudenza - ha proseguito Toti - Abbiamo deciso di mettere qualche restrizione in più per questi giorni, che verrà prorogata oltre le feste per le province di ponente, perché pensiamo che sia necessaria: dal rispetto delle regole oggi, domani e dopodomani dipenderà la velocità con cui riapriremo. Per poter riaprire bisogna avere anche il coraggio e la fermezza di chiudere quando c'è bisogno. Dev'essere chiaro a tutti che quando decidiamo di chiudere è a ragion veduta, come è a ragion veduta quando chiediamo di riaprire. Per essere seri in questo momento ancora drammatico bisogna fare le cose che servono, senza propaganda, populismo, semplificazioni. Dove si puo' riaprire lo faremo nel più breve tempo possibile. Sbagliare è sempre possibile, ma tutto ciò che facciamo lo facciamo nella consapevolezza di fare del nostro meglio per uscire da questa situazione al più presto".

"Oggi abbiamo meno positivi di quelli registrati nei giorni scorsi - ha detto ancora il presidente della Regione, commentando i dati del giorno - Domenica sarò a Spezia per visitare uno degli hub vaccinali attivi in questi giorni, e lunedì sarò a Genova all'hub della Fiera e al Gaslini. Ringrazio chi oggi ha lavorato, dagli operatori sanitari alla polizia locale impegnata a far rispettare queste regole dolorose ma necessarie, perché la pandemia c'é ancora. Stanno crescendo un po' gli ospedalizzati, ma non molto. Grazie alle terapie monoclonali, e all'età media più bassa dei contagiati, stiamo tenendo qualcuno in più a casa. Sono soltanto otto i ricoverati in più oggi, un trend che ci aspettavamo visto l'andamento del contagio. Crescono anche i ricoverati in terapia intensiva, ma anche questo era scontato: circa il 10% degli ospedalizzati, in media, passa in intensiva. Oggi abbiamo registrato un solo deceduto: si conferma dunque la tendenza delle ultime settimane. Probabile che qualche numero si aggiunga per il ritardo statistico, ma credo che il tasso di mortalità si stia abbassando molto. Mi segnalano molti il problema delle persone a domicilio: abbiamo le squadre che li raggiungono, sono persone fragili che meritano di essere prese in carico secondo i loro bisogni. Molto più complicato che negli hub naturalmente, per risorse e tempi, ma lo stiamo facendo".