La curva Ferrovia. all’ingresso delle squadre prima di Spezia-Napoli

"Non capisco perché l’arbitro non abbia sospeso, anche per 2 minuti soli, Spezia-Napoli per i vergognosi cori contro la città di Napoli e Maradona". Dal ‘Picco’ alla politica, passando dai social: i cori di una parte della tifoseria spezzina contro Napoli e il campione argentino (scomparso nel 2020), hanno scatenato un vespaio di polemiche a largo raggio, mettendo Spezia e i suoi supporters nell’occhio del ciclone. A chiedere la sospensione del match è Simona Loizzo, calabrese, deputata della Lega e componente della commissione cultura della Camera. "Cori spregevoli e inaccettabili – dice Loizzo – che avrebbero avuto una giusta eco se l’arbitro avesse interrotto, anche per poco, la partita". Le fanno eco tre volti noti del mondo politico e culturale della città partenopea, Gaetano Quagliariello, Maurizio de Giovanni e Sandro Ruotolo. "Se allo Spezia, per i cori contro Napoli, Maradona e Spalletti, devono esser dati i consueti 10mila euro di multa, chi di dovere può anche risparmiarsi la sanzione: sotto il profilo pedagogico è persino meglio. Almeno non si comunica che l’inciviltà e l’incitamento all’odio sono lesioni che valgono così poco. Bisogna saper prevenire la violenza stroncandone le cause, piuttosto che limitarsi a reprimerla quando è ormai troppo tardi" concludono. E di quanto di accaduto domenica si parla sui social network dove già al fischio finale del match i sostenitori delle due squadre si sono scambiati accuse, messaggi al vetriolo e non solo. Le pagine social dello Spezia e quelle legate al tifo aquilotto sono state prese d’assalto da commenti dei sostenitori del Napoli, irritati per quanto sentito nel corso della partita da una parte della tifoseria di casa. Per inciso, cori del tipo ’Vesuvio erutta’ sono fuori luogo in qualsiasi contesto, tanto più in una città come Spezia da sempre esempio di accoglienza e cresciuta nel corso dei decenni grazie anche all’arrivo di tanti lavoratori provenienti dal sud Italia. Ma se l’offesa è stata grave, la risposta di certi personaggi è stata anche peggio, a cominciare da chi sponda Napoli ha ineggiato all’alluvione del 2011 costata morte e distruzione nella nostra provincia, con toni tipo ’dai dopo ti mando 2 euro per l’alluvione’. Frasi che si commentano da sole. Una giornata carica di tensioni mitigata solo dal bel gesto di Victor Osimhen, che dopo aver colpito una tifosa spezzina con una pallonata è andato a consolarla in Curva Piscina. E ci teniamo ben strette anche le belle del tecnico del Napoli ed ex giocatore aquilotto Luciano Spalletti a fine gara. "Dovremmo fare come si fa negli stadi esteri: ognuno fa il tifo per la sua squadra senza pensare agli avversari". Magari fosse sempe così.

Cronaca

"Non capisco perché l’arbitro non abbia sospeso, anche per 2 minuti soli, Spezia-Napoli per i vergognosi cori contro la città di Napoli e Maradona". Dal ‘Picco’ alla politica, passando dai social: i cori di una parte della tifoseria spezzina contro Napoli e il campione argentino (scomparso nel 2020), hanno scatenato un vespaio di polemiche a largo raggio, mettendo Spezia e i suoi supporters nell’occhio del ciclone. A chiedere la sospensione del match è Simona Loizzo, calabrese, deputata della Lega e componente della commissione cultura della Camera. "Cori spregevoli e inaccettabili – dice Loizzo – che avrebbero avuto una giusta eco se l’arbitro avesse interrotto, anche per poco, la partita". Le fanno eco tre volti noti del mondo politico e culturale della città partenopea, Gaetano Quagliariello, Maurizio de Giovanni e Sandro Ruotolo. "Se allo Spezia, per i cori contro Napoli, Maradona e Spalletti, devono esser dati i consueti 10mila euro di multa, chi di dovere può anche risparmiarsi la sanzione: sotto il profilo pedagogico è persino meglio. Almeno non si comunica che l’inciviltà e l’incitamento all’odio sono lesioni che valgono così poco. Bisogna saper prevenire la violenza stroncandone le cause, piuttosto che limitarsi a reprimerla quando è ormai troppo tardi" concludono. E di quanto di accaduto domenica si parla sui social network dove già al fischio finale del match i sostenitori delle due squadre si sono scambiati accuse, messaggi al vetriolo e non solo. Le pagine social dello Spezia e quelle legate al tifo aquilotto sono state prese d’assalto da commenti dei sostenitori del Napoli, irritati per quanto sentito nel corso della partita da una parte della tifoseria di casa. Per inciso, cori del tipo ’Vesuvio erutta’ sono fuori luogo in qualsiasi contesto, tanto più in una città come Spezia da sempre esempio di accoglienza e cresciuta nel corso dei decenni grazie anche all’arrivo di tanti lavoratori provenienti dal sud Italia. Ma se l’offesa è stata grave, la risposta di certi personaggi è stata anche peggio, a cominciare da chi sponda Napoli ha ineggiato all’alluvione del 2011 costata morte e distruzione nella nostra provincia, con toni tipo ’dai dopo ti mando 2 euro per l’alluvione’. Frasi che si commentano da sole. Una giornata carica di tensioni mitigata solo dal bel gesto di Victor Osimhen, che dopo aver colpito una tifosa spezzina con una pallonata è andato a consolarla in Curva Piscina. E ci teniamo ben strette anche le belle del tecnico del Napoli ed ex giocatore aquilotto Luciano Spalletti a fine gara. "Dovremmo fare come si fa negli stadi esteri: ognuno fa il tifo per la sua squadra senza pensare agli avversari". Magari fosse sempe così.

Cori anti-Napoli al Picco  "Partita da sospendere"    

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Cori anti-Napoli al Picco "Partita da sospendere"

Vespaio di polemiche sul comportamento di una parte della tifoseria spezzina. Scambio di invettive sui social con pesanti allusioni all’alluvione del 2011

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