Coppia soccorre capriolo e i carabinieri precisano: "Non era ferito, sbagliato prenderlo"

Pur con tutte le buone intenzioni, si condanna infatti l'animale ad una vita in cattività

Il capriolo con i carabinieri forestali

Il capriolo con i carabinieri forestali

Borghetto Vara, 3 maggio 2021 – Un giovane esemplare di capriolo in difficoltà è stato recuperato nei giorni scorsi da parte dei carabinieri forestali che però invitano i cittadini a soccorrere animali con evidenti problemi, magari feriti, per non rischiare di creare un danno maggiore a quei cuccioli.

Durante le ultime settimane i carabinieri forestali hanno portato a termine il recupero di diversi esemplari di animali. Come consueto infatti nel periodo primaverile le segnalazioni di animali in difficoltà si intensificano. Particolarmente impegnata la stazione carabinieri forestale di Borghetto Vara che, dopo una segnalazione proveniente dalla centrale operativa della Spezia, ha recuperato un giovanissimo esemplare di capriolo. L’animale, di circa due mesi di vita, era stato prelevato da una coppia di cittadini del luogo, che stava percorrendo con la propria automobile la strada comunale che porta in località Groppo, nel Comune di Sesta Godano.

I  due automobilisti, vedendo il cucciolo sul ciglio della strada e con il pericolo di poter essere investito da altre autovetture, hanno quindi deciso di caricare l’animale in macchina e portarlo alla loro abitazione dove hanno anche provato a sfamarlo con del latte. L’animale, visibilmente debilitato, è stato quindi affidato ai carabinieri forestali che lo hanno poi trasportato fino al centro di recupero fauna selvatica gestito dall’Enpa di Campomorone nel Comune di Genova. Qui l’animale sarà senz’altro curato ma ci sono poche possibilità che possa essere rimesso in natura perché l’uomo, pur allevandolo, non riesce a compensare i basilari insegnamenti sulla vita selvatica che gli avrebbe fornito la madre.

Per questo motivo, i carabinieri forestali ricordano che devono essere recuperati solo gli animali in oggettiva difficoltà derivante da eventi accidentali: nel caso specifico sarebbe stato sufficiente far allontanare il piccolo dalla strada senza toccarlo. Infatti, talvolta, i nuovi nati abbandonano spontaneamente il luogo di nascita allontanandosi dai genitori, i quali però continuano a vegliare su di loro e ad alimentarli. Chi interviene, anche con le migliori intenzioni, spostandoli e toccandoli, anche solo accarezzandoli, imprime sugli animali l’odore umano e la madre non riconoscendoli li abbandona. In questo modo vengono condannati ad una vita da orfani ed in cattività.