E’ già tornato a casa dopo un breve ricovero in ospedale, sta benone ma deve rimanere in isolamento domiciliare perché è positivo al vaiolo delle scimmie. Lui è ragazzo spezzino di 15 anni. Il suo è il primo caso di contagio da virus manifestatosi sul territorio, a fronte di 13 casi complessivi in Liguria (secondo l’ultima rilevazione del 12 agostro). L’innesco, però, sarebbe avvenuto durante una vacanza negli Stati Uniti. L’ipotesi è ancorata solidamente ad una circostanza: lì è avvenuto il contatto con un parente risultato positivo al virus. La notizia è emersa al rientro del ragazzo della Spezia, in parallelo all’insorgenza di febbre, malessere diffuso e piccole vesciche sulla pelle. Sono state queste ultime in particolare ad indurre ai genitori – avuta contezza della circostanza della positività del parente negli States - a portare il ragazzo al Pronto soccorso della Spezia.Da lì, a fronte degli indizi tipici della malattia, il trasferimento nel reparto Infettivi del Sant’Andrea per l’effettuazione di test mirati. Da essi è emerso il riscontro all’ipotesi. Le condizioni del ragazzo sono nel frattempo migliorate. Non si è rivelato necessario prolungare oltre il ricovero, durato complessivamente poco meno di 48 ore. Per il recupero totale e la guarigione delle ferite è sufficiente l’isolamento domiciliare, teso ad evitare contatti atti stretti. Avviata la profilassi nella cerchia familiare, la situazione sanitaria è monitorata a distanza dall’Ufficio d’igiene dell’Asl 5.
"Nessun allarme" è la considerazione, tranquillizzante, raccolta da qualificate fonti sanitarie, Conto alla rovescia ora per la negativizzazione del ragazzo. Il tempo necessario? "Dipende da come procede la malattia" fanno sapere dall’Asl senza sbilanciarsi, evidenziando che l’isolamento deve comunque durare 21 giorni dalla diagnosi della malattia in questo caso certificata due giorni fa.
Corrado Ricci