Cisterna 'bloccata' a Valdellora con 100mila litri di Gpl

Problemi al sistema freni del carrello su cui è fissato il serbatoio. Quattro giornate di lavoro per travasare il gas e bonificare il sito

Personale delle Ferrovie e tecnici impegnati in un sopralluogo ai binari (foto repertorio)

Personale delle Ferrovie e tecnici impegnati in un sopralluogo ai binari (foto repertorio)

La Spezia, 30 luglio 2021 - Centomila litri di gpl stazionano da mesi nello scalo merci di Valdellora, a due passi dalla stazione ferroviaria di Migliarina. E le Ferrovie dello Stato, sotto la supervisione attenta della Prefettura della Spezia, si accingono a gestire una maxi operazione di ‘travaso’ del combustibile e di messa in sicurezza del sito che impegnerà personale e tecnici specializzati per almeno quattro giornate. La notizia è trapelata attraverso il muro di riserbo che di routine si accompagna alla fase preparatoria di manovre particolarmente delicate come quella in questione. Il gas, di per sé altamente infiammabile, è contenuto all’interno di una cisterna in ferro di quelle che abitualmente vengono utilizzate per il trasporto su rotaia di sostanze liquide. Il serbatoio è perfettamente sigillato e integro, i problemi riguardano piuttosto il carrello sul quale la struttura è fissata e che avrebbe manifestato cedimenti a livello del sistema per la gestione dei freni.

A scopo precauzionale il convoglio è stato dunque fermato e successivamente isolato in un’area dello scalo nella quale non sono presenti merci pericolose o infiammabili. Le operazioni per il travaso del gpl, dicevamo, sono coordinate dalla Prefettura della Spezia, che nelle scorse settimane ha elaborato un dettagliato piano per l’analisi dei rischi e indicato virtualmente l’area da ‘perimetrare’ per assicurare, tanto agli operatori quanto alla popolazione residente, le migliori condizioni di sicurezza. L’intervento sarà eseguito sabato 7 agosto da una ditta specializzata, mentre il personale delle Ferrovie garantirà supporto logistico e i vigili del fuoco assicureranno la vigilanza antincendio. Per il trasferimento dei 100mila litri di gas dal convoglio danneggiato alla nuova ferro cisterna potrebbero essere necessarie ventiquatt’ore di lavoro. Altre tre giornate di intervento serviranno invece per la bonifica del serbatoio e della zona circostante. I tecnici incaricati di analizzare i fattori di rischio non escludono al momento la necessità di utilizzare una torcia per incendiare, in ambiente controllato e quindi in totale sicurezza, eventuali residui di gas che dovessero permanere all’esito dello svuotamento del serbatoio. Le ‘fiammate’ in questo caso sarebbero probabilmente visibili anche oltre il perimetro dello scalo merci. Roberta Della Maggesa