La brezza marina delle Cinque Terre in un... deodorante

Vincenzo Resasco (Parco): "Processi speculativi sono purtroppo difficili da arginare perché un marchio territoriale è arduo da proteggere".

Turisti affacciati sul mare lungo un sentiero delle Cinque Terre: una sensazione inimitabi

Turisti affacciati sul mare lungo un sentiero delle Cinque Terre: una sensazione inimitabi

Cinque Terre (La Spezia), 10 ottobre 2018 - Per meno  di dieci euro si può provare la brezza di un fine settimana alle Cinque Terre. Potrebbe sembrare una provocazione ma in realtà non lo è, visto che in vendita online è possibile trovare un profumatore per l’ambiente prodotto da una nota marca internazionale che si chiama proprio così: “Weekend alle Cinque Terre”. Sulla confezione della prodotto campeggia un’immagine di finestra aperta verso l’inconfondibile panorama del borgo di Manarola visto da punta Bonfiglio. Un’etichetta che senza dubbio cattura l’attenzione con le sue casette colorate di fronte al blu del mare e il cielo terso delle giornate migliori. Sulle caratteristiche della fragranza non possiamo dire molto visto che l’edizione limitata al momento è andata esaurita. Il deodorante per la casa fa parte della serie “Viaggio in Italia” che comprende anche altri due prodotti: “Passeggiata a Sorrento” e “Bosco delle Dolomiti”.

LE CINQUE TERRE, dunque, non sono l’unico territorio a diventare una profumo per la casa. Desta comunque sorpresa trovare anche in questo inusuale contesto il nome della località turistica per eccellenza della provincia spezzina. E ricorda quanto accade per una linea di prodotti parafarmarceutici per il benessere degli occhi e della respirazione che secondo quanto riportato dall’etichetta in bella mostra conterrebbero acqua isotonica del “Parco Marino” delle Cinque Terre, che volontariamente non viene citato nella sua corretta dicitura di Area Marina protetta.

«IL DEODORANTE per l’ambente è l’ennesimo esempio di un utilizzo inappropriato e banalizzato del nome del nostro territorio – commenta Vincenzo Resasco presidente facente funzioni del Parco –. Ormai lo osserviamo su tanti e diversi fronti: dalla soluzione fisiologica alle birre che si chiamano con i singoli nomi dei paesi, alle località vicine che si etichettano a fini turistici come “porta delle Cinque Terre”. Questi processi speculativi sono purtroppo difficili da arginare perché un marchio territoriale è arduo da proteggere. Perdiamo popolazione residente e di conseguenza rappresentatività e forza nel tutelarci, anche di fronte a queste situazioni e ad altre legate al turismo di massa. Se non altro il deodorante spray per il nostro territorio ha almeno un po d’utilità visto che l’odore di fritto che esce dei ristoranti non manca».

Emanuela Cavallo