"Cinquanta milioni di euro" Gnl Italia vuole investire

Gli annunci sulle prospettive aperte su Panigaglia nel prossimo quadriennio. In gioco anche i fondi stanziati dallo Stato per fronteggiare la crisi energetica

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Investimenti da capogiro attorno al business del metano e anche fondi statali dedicati nella corsa a fronteggiare la crisi energetica indotta dalla guerra in Ucraina con sostegno alle iniziative riguardanti i rigassificatori, fra impianti di nuova generazione e adeguamenti di quelli esistenti, come quello di Panigaglia. L’ufficio stampa di Gnl Italia, invitato a rivelare le allocazioni di dettaglio in relazione ai progetti coltivati, non va oltre l’annuncio di un investimento programmato di 50 milioni di euro nel prossimo quadriennio a Panigaglia. Di certo, a proposito del business delle autobotti da caricare di metano nel pontile di Panigaglia e dei servizi annessi, gli incartamenti depositati al Mite nella procedura ’ambientale’ riferiscono di 30 milioni di euro di investimenti programmati.

Altrettanto messo nero su bianco è un report sommario sugli investimenti effettuati nell’ultimo quadriennio: 50 milioni di euro in più di 200 interventi "gran parte dei quali riconducibili a migliorie in termini di sicurezza e aspetti ambientali". La puntualizzazione è contenuta nel comunicato diffuso sabato scorso nelle more del sit-in di Legambiente sulle ’fughe di gas’ in replica alle prospettazioni: "Dispersioni minime e fisiologiche: nessun problema". Per il resto rimane da capire che ne sarà delle prospettive aperte dal decreto legge del 17 maggio 2022 in materia di misure urgenti per le "politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione di investimenti.

A spiegare la posta in gioco è il giurista ambientale Marco Grondacci. "Al fine di limitare il rischio sopportato dalle imprese di rigassificazione che realizzano e gestiscono le opere e le infrastrutture, è stato istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, un fondo con la dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2043. Il fondo è destinato a coprire la quota dei ricavi per il servizio di rigassificazione, inclusivi del costo di acquisto eo realizzazione dei nuovi impianti. Un importo residuo del fondo è destinato a contribuire alla copertura dei ricavi riconosciuti al servizio di rigassificazione dalla vigente regolazione tariffaria, a beneficio dei consumatori". Riflessi su Panigaglia? Apertura a compensazioni sul territorio? Bocche cucite, a partire dal presidente di Gnl Italia Elio Ruggeri, ieri in visita allo stabilimento situato nell’omonima baia nel comune di Porto Venere.

Corrado Ricci